MALTEMPO, Melis (Sadirs): “Grave decisione dell’assessore Demuro: il rischio che corre il pubblico è diverso per i dipendenti regionali?”

01 Ottobre 2015

“Il rischio per il pubblico è diverso dal rischio che corrono i dipendenti regionali a causa delle avverse situazioni climatiche?” Lo ha chiesto Luciano Melis, segretario generale del Sadirs (Sindacato autonomo dipendenti Regione Sardegna), in una lettera inviata all’assessore del Personale, Gianmario Demuro, portando ad esempio il Comune di Cagliari, ma non solo, che ha chiuso uffici e scuole per tutti.

Ieri, con un comunicato stampa delle 18.04, l’Assessore Demuro aveva informato che “gli uffici della Regione Sardegna resteranno chiusi al pubblico nella giornata di domani, in seguito all’avviso di allerta meteo con criticità elevata (codice rosso) divulgato dalla Direzione generale della Protezione civile, che segnala condizioni avverse per forti precipitazioni a partire dalla giornata odierna”.

“Nell’apprezzare la tempestività, sorge un dubbio: ma i dipendenti regionali in situazioni simili come si devono comportare? – ha aggiunto Melis – Non vogliamo che si pensi che cerchiamo una giornata di riposo a casa, siamo pagati per lavorare, ma anche per essere tutelati dal nostro datore di lavoro. Forse quanto successo negli anni passati a Capoterra e Olbia non ha insegnato nulla? Eppure, Lei ben sa che i colleghi hanno subito gravi perdite anche, purtroppo, con il decesso di familiari”. Secondo il Dirigente sindacale, se si decide di chiudere gli uffici al pubblico, “si devono chiudere anche per i dipendenti, non va dimenticato che tantissimi colleghi viaggiano in treno e in macchina e alcune strade sono state chiuse, e hanno il diritto a muoversi in tutta sicurezza. Forse non è stato ponderato il rischio che corrono i dipendenti che si metteranno in viaggio per raggiungere il luogo di lavoro, rischi per l’incolumità propria e degli altri”.

“Riteniamo grave la Sua decisione – continua la lettera del Sadirs – non avendo tenuto conto delle difficoltà e dei rischi che corrono i lavoratori. Per il futuro si tenga conto del fatto che i dipendenti regionali sono prima di tutto persone con famiglie ed affetti e vanno trattati come tutti gli altri cittadini, in particolare quando si verificano criticità che possono mettere a rischio l’incolumità pubblica”. (red)

(admaioramedia.it)