LIBIA, Deidda (FdI): “Le Istituzioni e le forze politiche sarde pretendano la verità su Fausto Piano”

Dopo le indiscrezioni, pubblicate dal Corriere della Sera, riferite ad un riscatto di 13 milioni di euro per il rilascio dei quattro tecnici della Bonatti (ditta di Parma impiegata nella costruzione di impianti petroliferi per conto dell’Eni) rapiti in Libia poco più di un anno fa, ha ripreso vigore la polemica politica, anche perché il ministro degli Esteri Gentiloni aveva ufficialmente smentito qualsiasi pagamento. Dei quattro italiani, due furono liberati, mentre gli altri due (Fausto Piano, 61enne di Capoterra, ed il siciliano Salvatore Failla) furono uccisi durante un conflitto a fuoco.

“Chi ricopre ruoli istituzionali di primo piano, in Sardegna e in Parlamento, deve pretendere, come per il caso Regeni, l’unità politica per chiedere la verità sul caso del nostro corregionale Fausto Piano e del suo collega Failla – ha detto Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che già ad aprile scorso, dopo la liberazione, aveva fatto un appello ad istituzioni e forze politiche – E’ doveroso nei confronti della famiglia, degli amici, di tutti i sardi e gli italiani, specialmente coloro che lavorano all’estero, in Africa e in Medio oriente. Non ci possono essere divisioni, il Governo ha la responsabilità di raccontare la verità. Pretenderemo questo impegno dai nostri stessi rappresentanti in Parlamento e dai nostri rappresentanti negli Enti locali”. (red)

(admaioramedia.it)