In occasione della visita a Cagliari del prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento immigrazione del Ministero dell’Interno, Luca Agati della segreteria del Sindacato autonomo di Polizia (Sap) di Cagliari gli ha scritto una lettera per denunciare la difficile situazione degli organici, che crea pesanti difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico, sopratutto in occasione delle emergenze legate all’arrivo, ormai costante, di immigrati e delle sempre più frequenti proteste. Perciò, chiede l’arrivo di nuovo personale. Il Sap nelle scorse settimane aveva anche sollecitato un incontro sul tema al Questore. (red)
Illustrissimo Signor Prefetto Mario Morcone,
La ringraziamo per la visita nella nostra isola, occasione per incontrare tutte le istituzioni interessate al delicato ed attuale tema dell’immigrazione. Negli ultimi mesi Cagliari è stata meta di sbarchi, occasioni che hanno visto impegnati numerosi uomini e donne della Polizia di Stato, in prima linea per assicurare i delicatissimi servizi di ordine pubblico. Quale portavoce di diversi poliziotti cagliaritani, mi permetto di rappresentarLe la situazione in città, dal punto di vista strettamente legato a chi indossa la divisa.
Siamo pochi Signor Prefetto, probabilmente meno di quelli che Lei crede. Dal primo sbarco non si è visto un uomo di rinforzo e i delicati servizi per accogliere i migranti, sono stati gestiti dal poco personale, provato da temperature elevatissime e da condizioni lavorative pessime visto il poco preavviso. Nonostante tutto le operazioni di accoglienza sono state gestite con altissima professionalità grazie ai poliziotti, a partire dal primo agente ad arrivare al più alto funzionario. E tutto questo lottando contro le dinamiche avverse che colpiscono la nostra categoria. I tagli hanno menomato gli organici nonostante le attività abbiano registrato il trend opposto. Pensi che l’Ufficio immigrazione, in prima linea nella gestione degli sbarchi, conta solo 5 unità che si occupano dell’emergenza; la sezione criminalità straniera della Squadra Mobile, che sulla quasi totalità degli sbarchi ha individuato ed arrestato gli scafisti, solo 7. E non si può non volgere il pensiero alla Polizia Scientifica, arrivata ad un organico negativamente storico di 30 poliziotti. La gravità della questione è che se i poliziotti sono pochi ed i servizi emergenziali sempre di più, si impiega personale che dovrebbe fare altro, facendo venire meno i basilari di settorialità, indispensabili nei campi del controllo del territorio che delle attività investigative e di intelligence.
Se gli sbarchi continueranno in maniera ciclica, bisognerà senza dubbio intervenire per sanare una situazione al collasso. La città di Cagliari, realtà tranquilla e con meno problematiche di città continentali, non può gestire con le proprie forze un’emergenza di questa portata. Chiediamo solo nuovo personale, assumendo poliziotti o magari, per tamponare nell’immediato, aggregando i poliziotti sardi sparsi nella penisola.
Signor Prefetto, Le chiediamo un impegno per garantire a chi scende in campo l’opportunità di operare in sicurezza e con quella serenità richiesta a chi lavora per gli altri, indifferentemente dal colore della pelle.
Luca Agati – Segreteria Provinciale Sap Cagliari
(admaioramedia.it)
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