Il vice presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Paolo Casu, ha scritto una lettera al Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, inviata anche al Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e per conoscenza al direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica della Asl di Cagliari, Giorgio Steri, per denunciare il pericolo igienico sanitario determinato dal bivacco, diurno e notturno, di qualche centinaia di immigrati che, da alcuni giorni, protestano nella zona tra piazza Matteotti e via Roma, proprio nei portici davanti al Municipio, sollecitandone l'intervento. (red)
Illustrissima Dr.ssa Perrotta,
Il latore della presente, in qualità di Cittadino e di Vice Presidente del Consiglio comunale della Città di Cagliari, scrive la presente, per denunciare alla S.V. la gravissima situazione di pericolo igienico sanitario e di degrado di immagine, che in questi giorni la nostra Città sta subendo passivamente. Da amministratore pubblico della Città di Cagliari, sento il dovere morale di inviare a Lei questa lettera, per chiedere con la massima urgenza un suo tempestivo e diretto intervento, volto a riportare nella parte centrale della nostra Città, condizioni igienico sanitarie, di decoro e di sicurezza, che in questi giorni di caldo afoso, sono sempre più al limite della sopportazione umana.
Da diversi mesi, la nostra piazza Matteotti, piazza centrale e frontale rispetto al Palazzo storico del Consiglio comunale, oltre che adiacente alla Stazione Ferroviaria e al Porto di Cagliari, è diventata un bivacco diurno e notturno delle migliaia di profughi che approdano nella nostra Isola con cadenza ormai quasi settimanale. Inutile riferire a Lei, che ben conosce da Prefetto queste situazioni di emergenza, le conseguenze negative che tutte queste situazioni stanno avendo sulla nostra economia turistica nell'immediato e nel futuro, oltre che sulla qualità della vita di ogni singolo cittadino. Sono fortemente convinto che di questo Lei se ne dovrà occupare a brevissima scadenza con gli organi Istituzionali presenti nel nostro territorio, ma sono ancor più certo invece che non possano più essere rimandate le problematiche quotidiane, derivanti dalla gravissima situazione igienico sanitaria.
La piazza Matteotti versa ormai quotidianamente in gravi e preoccupanti condizioni di degrado e di precarie condizioni igienico sanitarie, con presenza diffusa di sporcizia e di escrementi, con rifiuti organici e inorganici sparsi nelle sue aiuole interne. All'interno della stessa piazza vi è una piscina o ex fontana prosciugata, usata attualmente dagli stessi profughi per dormitorio a cielo aperto oltre che per adempiere alle loro funzioni fisiologiche: coperte, stracci, indumenti sudici abbandonati, bottiglie ripiene di liquidi, sono diffuse in tutta la piazza ma principalmente in quella che un tempo era una suggestiva fontana. Odori nauseabondi, fetore e mosche trovano davanti ai loro occhi i numerosi passanti e le migliaia di turisti, transitanti in una delle parti più belle e suggestive della nostra Città, senza che sino ad oggi nulla sia stato fatto per lenire questa grave e pericolosissima situazione di pericolo igienico sanitario e di degrado urbano.
Ritengo sia intollerabile che chi è deputato a tale scopo, non abbia almeno provveduto, a posizionare in questa parte della Città, un numero adeguato di bagni chimici e di cabine docce che limitassero un tale scempio, ed affermo senza paura di poter essere smentito, che la nostra Città non subiva dal secondo dopo guerra una tale “violenza urbana”. Da Vice Presidente del Consiglio comunale, ma ancor prima da Cittadino Italiano, chiedo a Lei un decisivo intervento, in un periodo, che se pur di ferie, è di grave emergenza; sottolineando che i problemi veri purtroppo non vanno mai in ferie. Tali situazioni igienico sanitarie vanno ad aggravarsi giorno dopo giorno, anche a causa delle sfavorevoli condizioni ambientali. Mi viene davvero assai difficile comprendere cosa si debba ancora attendere da parte dell'Amministrazione Comunale di Cagliari affinché ponga in sicurezza l'area attigua alla piazza Matteotti e a via Roma, essendo lo stesso Sindaco autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'articolo 32 della Legge n. 833/1978 e dell'Articolo 117 del Decreto legislativo n. 112/1998, egli potrebbe emanare un ordinanza contingibile ed urgente in caso di emergenza sanitaria e di salvaguardia per le condizioni igienico sanitarie, nel nostro territorio Comunale: Non è forse questa una reale e contingente situazione di pericolo e di emergenza?
Già nel mese di luglio, il Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Cagliari segnalava tali forti e preoccupanti criticità, senza che però si arrivasse a provvedimenti attesi e dovuti. Oggi, in queste giornate di caldo afoso e di rovesci temporaleschi improvvisi, la situazione non è di certo migliorata e anzi l'accampamento diffusosi dalla piazza Matteotti anche ai portici della stessa via Roma, aumenta, a parere dello stesso scrivente, i rischi per la diffusione di patologie e malattie. Invoco pertanto il suo intervento affinché Il Sindaco, quale Autorità Sanitaria, possa attivare tutte le opportune procedure di sicurezza, ordinando il posizionamento di bagni chimici e docce e una immediata disinfestazione e pulizia della piazza Matteotti e dei portici antistanti la via Roma. Oggi la piazza Matteotti, presidiata dalle forze di Polizia nell'arco delle ventiquattro ore, risulta impraticabile e pericolosa oltre che per la sicurezza anche e soprattutto per le precarie condizioni igienico sanitarie in cui viene a trovarsi; pertanto vorrei domandare per l'ennesima volta al sindaco Zedda cosa osti all'emissione di una Ordinanza Sindacale che disponga la recinzione e la messa in sicurezza di tali aree.
Ringraziandola per la Sua attenzione e certo del suo immediato intervento, colgo l'occasione per augurarLe un proficuo lavoro e per darLe il benvenuto nella nostra amata terra di Sardegna.
Paolo Casu – Vice presidente del Consiglio comunale di Cagliari
(admaioramedia.it)
28 Comments
Antonio Manunta
Occorre fare sciopero fiscale. Basta pagare tasse e imposte, per poi veder sprecare soldi ( diciamo sprecare) e ridurre la città in un degrado totale.
Gisella Pinna
Ma non dovevano diventare una risorsa?????ma di che??????
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