Lettera a Babbo Natale dall’Isola più bella del mondo (Biancamaria Balata)

Caro Babbo Natale, so bene che alla mia età credere ancora che qualcuno ci possa mandare doni, al posto delle bollette di Abbanoa, sia una Chimera, ma poichè ti scrivo dall'Isola più bella del mondo, agognata da una generazione di giovani emigrati, desiderata da milioni di turisti e male amministrata da un manipolo di inetti, tu stesso capirai dell'urgenza della mia richiesta. Non ti chiedo il mare nella piana di Chilivani, anche perchè, con tutti i pannelli fotovoltaici che hanno installato, non ci sarebbe posto per gli ombrelloni, ma di allontanare la paventata 'razionalizzazione' dell'ospedale, quella si!

Vedi Babbo Natale, quando s'impoverisce il territorio delle strutture fondamentali per la popolazione, come un Nosocomio, giocando sulla capacità straordinaria della lingua Italiana nel trovare sinonimi alla chiusura dei reparti, non si crea disagio, si firma una certificazione di morte per un intero distretto. Questo vale per il Logudoro, per parte della Gallura, per il Mandrolisai, per il Sulcis ecc. Di certo, caro Babbo Natale, sarai stato invitato anche tu al viaggio inaugurale del nuovo treno che collegherà il capo di sopra con quello di sotto, dicono che non pendoli come da contratto per via delle rotaie non in regola con le norme del concorso, ma di certo troverai tante menti  d'amministratore da illuminare (anche ad intermittenza, meglio di niente). Grazie, pensaci tu. Fai sapere ai nostri amministratori che in altre parti d'Italia si stanno facendo investimenti per i giovani, che si programma il ripopolamento dei piccoli centri e, perchè no, la sussidiarietà dei servizi.

Ti prego, Babbo Natale, fai sapere loro che possono anche copiare senza venire mandati dietro la lavagna, tanto a quello ci penseranno i Sardi.

Biancamaria Balata 

(admaioramedia.it)

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