Sono dispiaciuto e sorpreso dall’epilogo del disegno di legge di Governo del territorio in Consiglio regionale. Dispiaciuto perché il centrosinistra aveva tutte le carte in regola per varare un provvedimento fondamentale e atteso da tutti i sardi, amministratori locali e cittadini, imprenditori e lavoratori. Invece ci si è lasciati prendere la mano da chi ama dire sempre e soltanto no, senza tuttavia trovare mai soluzioni alternative e strade percorribili.
Nella demagogia sono davvero imbattibili. Sono sorpreso, invece, perché è un’occasione sprecata. Per tutti. Non guardo in casa d’altri, anche se credo che la quasi totalità degli enti locali della Sardegna debba fare fronte alle stesse problematiche. Mi limito, perciò, a guardare in casa mia. Il territorio di Iglesias, e del Sulcis Iglesiente in generale, attende ancora uno sviluppo turistico anche per la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale, che senza questa legge non sarà possibile. Basta pensare a tutti quegli immobili in stato di decadenza, vincolati e tutelati ma solo sulla carta. Beni che potrebbero essere riconverti e tornare in vita per un nuovo sviluppo sostenibile e integrato con il nostro bellissimo paesaggio. Tutti continuano a riempirsi la bocca della parola “turismo”, ma in Sardegna risulta difficile coniugarla con fatti concreti che favoriscano positive ricadute nei territori, a differenza di quanto accade in regioni e Paesi più illuminati e pragmatici della nostra Isola. Ai sindaci che lamentavano una serie di ostacoli amministrativi e gestionali nella corretta pianificazione del territorio, dico che proprio con questa legge avrebbero potuto avere risposte concrete alle loro legittime richieste.
Il mio Comune è l’esempio lampante, perché proprio grazie a una convenzione stipulata con la Regione – attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’Assessorato dell’Urbanistica – in pochissimo tempo siamo riusciti, nella nostra precedente consiliatura, a dotare il territorio di Iglesias del Piano di utilizzo del litorale (Pul) e del Piano particolareggiato del centro matrice. Lo stesso avremmo potuto fare per il Piano urbanistico comunale (Puc), che contiamo di chiudere in tempi brevi. La miopia di pochi, come spesso accade, ha bloccato un provvedimento di legge di enorme importanza che andava a vantaggio di tutti, senza distinzione di colore politico. Lo sconfitto non è perciò l’assessore Cristiano Erriu a cui rinnovo la mia stima: da questa vicenda siamo usciti sconfitti tutti, purtroppo. I Sardi e i territori svantaggiati in primis.
Mauro Usai – Sindaco di Iglesias
(admaioramedia.it)