Nelle ultime settimane, sono state già due le giornate di sciopero, indette da Slc-Cgil ed Uilcom, per protestare contro i quattro licenziamenti decisi da Energit, nonostante la trattativa sindacale nella quale l’azienda si era impegnata a verificare la possibilità di procedere con un esodo incentivato, oltre ad aver assicurato che non avrebbe intrapreso alcuna iniziativa unilaterale prima di provare a definire un percorso condiviso. I lavoratori, intanto, hanno già ricevuto via mail l’invito a sgomberare le scrivanie ed a restituire i badge.
Contro le scelte di Energit è intervenuto Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che si è rivolto all’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, chiedendo la convocazione di incontro che riunisca azienda e sindacati, con l’obiettivo di trovare una soluzione e scongiurare i licenziamenti: “Basta interesse di facciata, l’Assessore affronti in prima persona la vertenza di un’azienda gioiello dell’Isola. La situazione in Energit, società costituita da circa 60 professionisti, la metà dei quali laureata, è grave non può essere affrontata con semplici comunicati, ma con una decisa azione che chieda conto ai vertici dell’azienda di scelte sbagliate e suicide che si chiede vengano pagate dai dipendenti”.
“L’atteggiamento dei vertici siciliani dell’azienda, nata a Cagliari 15 anni fa, è da irresponsabili, considerata anche la trattativa in corso per la cessione a un nuovo investitore – ha aggiunto Truzzu – L’assessore Piras non perda tempo con semplici richiami, ma anzi proprio perché la situazione era monitorata dall'Assessorato, come ha dichiarato, deve chiamare immediatamente i vertici aziendali e porli davanti alle loro responsabilità, gestire in prima persona la trattativa con Energit e sindacati, per scongiurare che una società con forti potenzialità venga rovinata da una gestione fallimentare che colpisce i lavoratori sardi e le loro famiglie”. (red)
(admaioramedia.it)