Annullati dal Tar di Cagliari gli atti della Giunta regionale che avevano precluso a 162 ex dipendenti dell’Ente sardo acquedotti e fognature (Esaf) passati alle dipendenze di Abbanoa di essere inquadrati nel ruolo dell’Amministrazione regionale.
Il ricorso era stato proposto dalla Ugl Chimici, sostenendo che fosse stata violata la legge regionale 24 del 2014: “E’ evidente che c’è una inadeguatezza di fondo della Giunta Pigliaru che ottiene plurime sonore bocciature da parte del Tar Sardegna e della Corte dei conti – ha commentato Sandro Pilleri, segretario Confederale regionale – Solo di qualche giorno fa è la sentenza del Tar che ha annullato gli atti del concorso per dirigenti in quanto il concorso è stato bandito dall’assessore, che avrebbe dovuto sapere che in Sardegna fin dal 2000 vige il principio di separazione fra indirizzo politico e gestione amministrativa. Ora per la vicenda degli ex dipendenti dell’Esaf, la Regione è stata condannata al pagamento delle spese di giudizio. La norma regionale violata dalla Regione stessa prevede per il personale dei soppressi enti provinciali per il turismo (Ept), delle aziende autonome di soggiorno e turismo (Aasstt) in servizio presso gli enti locali e per i dipendenti ex Esaf transitati in Abbanoa la possibilità di fruire della procedura di mobilità per ottenere l’inquadramento nel ruolo ordinario dell’Amministrazione regionale”.
“Chiediamo alla Giunta e al presidente Pigliaru – ha aggiunto Pilleri – una presa di coscienza e l’applicazione di semplici principi giuridici e di buon senso, nel rispetto del Tar, ma, soprattutto nei confronti di quei lavoratori che da troppo tempo attendono il rispetto dei diritti sino ad oggi negati.” (red)
(admaioramedia.it)