Secondo il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, il 2018 sarà “l’anno migliore per assumere in Sardegna, soprattutto giovani e a tempo indeterminato. Mai come ora, grazie agli incentivi della Regione che si possono sommare a quelli del Governo, la situazione è stata tanto favorevole”.
Tra le politiche del lavoro portate avanti dal suo Esecutivo per combattere la disoccupazione, al primo posto il Governatore ha citato il programma LavoRas. “Siamo la prima Regione a pensare, realizzare e finanziare un piano straordinario per il lavoro di tale portata. Con i cantieri comunali puntiamo a creare migliaia di posti di lavoro subito, ma occupando le persone in progetti che abbiano effetti permanenti, che siano realmente utili per migliorare i servizi offerti alla comunità. Parallelamente, con un intervento più strutturale, abbiamo pensato alle imprese, perché sono le imprese a creare il lavoro. Per le aziende, dal punto di vista dell’appoggio pubblico, le migliori condizioni di sempre.”
Poi, Pigliaru ha citato il bando Talent Up (“Un progetto ambizioso e del tutto originale per la formazione di giovani aspiranti imprenditori, ai quali chiediamo solo di avere una buona idea e conoscere l’inglese”); l’internazionalizzazione (“La Regione accompagna le aziende sarde per favorirne l’ingresso nei mercati esteri, difficili ma per noi essenziali in alcuni settori, a partire dall’agroalimentare”); il Reddito di inclusione sociale (“Strumento importante per dare risposte immediate a chi si trova in condizioni di particolare difficoltà. La promessa elettorale con cui altri hanno vinto, qui in Sardegna esiste da due anni”).
Parole che hanno provocato la reazione di Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che ha bollato il progetto Lavoras, che è costato 127 milioni di euro, come “una bufala: milioni di euro di assistenzialismo e nessun progetto di politica attiva per creare lavoro stabile”.
“E’ una bufala già l’ammontare dello stanziamento – ha aggiunto – della cifra dichiarata mancano all’appello quasi 50 milioni di euro. L’intero progetto è un vero incentivo alla disoccupazione con soldi che cadranno a pioggia sui Comuni per aprire cantieri temporanei, garantiranno qualche assunzione per pochi mesi, poi, terminati i fondi, non lasceranno dietro di loro nessun posto di lavoro stabile. U n intervento meramente assistenziale, senza nessuna creazione di politiche attive per il lavoro volte a far crescere professionalmente le persone, per garantire loro un’occupazione duratura”.
“La confusione – ha concluso Truzzu – che regna nelle teste dei professori della Giunta regionale è testimoniata dalle dichiarazioni del Governatore che ha definito il 2018 l’anno migliore per assumere in Sardegna, soprattutto giovani e a tempo indeterminato, grazie agli incentivi della Regione che si possono sommare a quelli del Governo. Qualcuno spieghi a Pigliaru che il cumulo degli incentivi, regionali e nazionali, non è proprio possibile. Una Giunta di professori che non sa neanche fare i calcoli”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Marius Ioan Vasilescu
Sintesi: “2018 anno migliore per assumere l’assistenzialismo in Sardegna”…
Giovanni
dopo i risultati elettorali, la giunta Pigliaru e tutto il PD in regione, ha la sola strada, onesta, delle dimissioni, in quanto non rappresentano nell’ attualita’, nessuno.
La situazione economica, lavorativa e’ in Sardegna drammatica, non con queste “nocciole” di pochi mln di euro, si risolve.