Anche in Sardegna si è registrato un aumento dei voucher, addirittura maggiore rispetto alla media nazionale: secondo i dati dell’Inps a gennaio ne sono stati venduti oltre 265mila in più rispetto allo stesso mese del 2016 (+8,5%), mentre in tutto il territorio nazionale la media di aumento è stata del 3,9%.
Nel 2016, le assunzioni sono diminuite complessivamente (-4,3%): mentre quelle a tempo indeterminato sono crollate in maniera consistente (da 43.150 nel 2015 a 24.534 nel 2016), sono cresciute quelle a tempo determinato di circa 10.000 unità, le stagionali ed i contratti di apprendistato.
“Numeri che certificano il fallimento del centrosinistra al Governo nazionale e in Sardegna su lavoro e occupazione”, hanno commentato Bruno Murgia e Paolo Truzzu, parlamentare e consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Nel 2016, in Sardegna solo il 18% degli occupati ha avuto un lavoro a tempo indeterminato, con un crollo di 7 punti rispetto all’anno passato: “A crescere sono i voucher – ha aggiunto Truzzu – Ormai è pagato con questo sistema l’11% dei lavoratori, con una crescita ogni anno del loro utilizzo sempre superiore alla media nazionale”.
“Jobs act e contratti atipici hanno fallito a livello nazionale e ancor più in Sardegna – ha evidenziato Murgia – Si è licenziato chi aveva un contratto e lo si è riassunto pagandolo con i voucher, una follia”.
Per i due esponenti di FdI, “serve un’immediata inversione di rotta nelle politiche sul lavoro, vero dramma dell’Isola. Gli strumenti messi in campo dal governo nazionale e il totale disinteresse della Giunta regionale per l’emergenza occupazione hanno aggravato una situazione già di per sé tragica. Più risorse alla formazione professionale, turn-over nel pubblico impiego, taglio delle tasse per gli imprenditori che assumono e del costo del lavoro sono le ricette per invertire la tendenza e pensare a quale Italia e Sardegna vogliamo costruire nei prossimi anni”. (red)
(admaioramedia.it)