Qualche giorno fa ho partecipato ad un’assemblea dove si è parlato del grave problema della salinizzazione delle falde nella zona del basso Flumendosa. Un immane disastro che sta affliggendo i produttori di agrumi, e che ha già desertificato e reso improduttivo una enorme quantità di terreno agricolo di inestimabile valore.
Il fenomeno avanza incessantemente e se non si pone rimedio perderemo in pochi anni una terra che è uno dei capitali di maggior valore del Comune di Muravera, perderemo inoltre quello per cui siamo famosi: le Arance! Ma rendere improduttiva quella terra significa anche compromettere la possibilità per le generazioni future di produrre cibo: un vero e proprio deficit di suolo agricolo.
Ora il problema ci sfugge perché le energie a basso costo ci consentono con facilità lo scambio di merci da un continente all’altro (con grande dissipazione di energia e emissioni di gas climalteranti), ma probabilmente tra pochi decenni con la crescita demografica e la scarsità di risorse energetiche questa follia non sarà più attuabile. Avremo necessità della terra per sfamarci.
Inoltre non è escluso che a breve potremo vedere sgorgare acqua salata anche dai rubinetti delle nostre case. Sono rimasto molto perplesso dal fatto che l’affluenza a questo dibattito è stata veramente minima. Mi domando se i miei compaesani sono al corrente del problema e se ne hanno valutato l’effettiva gravità?
Adriano Mascia
(admaioramedia.it)