La Regione ci permetta di poter svolgere il nostro lavoro (Comitato concorso farmacie)

02 Giugno 2016

Siamo un gruppo di farmacisti partecipanti al concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche. Il concorso è stato bandito nel 2012 e doveva concludersi, come previsto dalla legge, nel giro di un anno. Da allora tutto è fermo ad una graduatoria provvisoria pronta nel giugno 2014, tenuta inspiegabilmente in un cassetto e pubblicata solo dopo un anno, nel giugno 2015. Sono quindi quattro anni che aspettiamo la conclusione del concorso con tante difficoltà, visto che la crisi economica ha colpito tutti i settori e alcuni di noi hanno anche perso il posto di lavoro.

Tante le strade percorse per trovare una soluzione, abbiamo coinvolto diversi consiglieri regionali sia di maggioranza che di opposizione: gli onorevoli Marcello Orrù e Piero Comandini hanno presentato due interrogazioni all’Assessore alla Sanità Arru, ma senza ricevere risposta. E ora, stanchi di questo stallo vergognoso, tramite i nostri legali, stiamo portando avanti la richiesta di commissariamento dell’iter concorsuale, ai sensi dell’articolo 120 della Costituzione. La Sardegna non solo è una delle ultime regioni a non aver portato avanti il concorso ma sarebbe la prima ad essere commissariata. Qui stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro che occuperebbero differenti professionalità, dai farmacisti ai magazzinieri, dai corrieri agli addetti nei depositi di distribuzione, oltretutto a costo zero per le casse regionali. Da non sottovalutare il servizio al cittadino con una maggiore capillarità del servizio farmaceutico, soprattutto in realtà come le nostre, caratterizzate da piccoli centri, spesso lontani dagli ospedali.

Chiediamo pertanto al Presidente Pigliaru e all’Assessore alla Sanità Arru di velocizzare la pubblicazione della graduatoria definitiva ed evitare alla Regione la vergogna del commissariamento e permettere a centinaia di farmacisti dopo tanti anni di studi, specializzazioni e lavoro di poter svolgere al meglio e con la serenità dovuta il proprio lavoro.