Sono Angelo e sono un soggetto DSA e sia chiaro che questa lettera è a scopo di sensibilizzazione e non di esibizionismo. Sapete quanto è brutto vivere con un disturbo simile?
Al contrario di quanto voi ignoranti pensiate, questo disturbo non influisce solamente durante le ore scolastiche ma anche nella quotidianità. Sapete quanto è brutto andare al supermercato e invertire i numeri quando guardi i cartellini con i prezzi? Quanto è brutto avere un problema con la simmetria e farsi aiutare ogni qualvolta dalla propria sorella a farsi fare i risvolti? A non poter avere una autonomia completa sotto certi aspetti? Ora solo per scrivere questo, probabilmente, lo rileggerò almeno tre volte per esser sicuro di non aver fatto degli errori, e probabilmente anche se ci dovessero essere potrei non accorgermene.
Esimio professor Lai, questo messaggio è riferito a lei e ai suoi colleghi: trovo veramente di poco gusto che lei faccia dell’ironia su disturbi simili, in secondo luogo lei non sa neanche quanti danni reca e continuerà a recare (e io ne sono la prova vivente) ai propri alunni con questa sua idea malsana.
Mi rivolgo ai suoi colleghi: ‘manipolando’ quelle parole e facendo sentire una nullità o un fallito una persona, creerà disturbi di autostima, causandogli problemi lavorativamente parlando e non solo. Dopodiché se ci sono delle misure dispensative e compensative è Vostro Dovere adottarle, nonostante non vi vada a genio ed io mi sono trovato esattamente in questa situazione. Allorché, credo sia opportuno, data la sua professione, aprirsi un libro e informarsi su tali disturbi.
Angelo Mulas – Tertenia
(admaioramedia.it)