Sedici deputati del Pd, primo firmatario il sardo Francesco Sanna, hanno proposto un’onorificenza alla scuola di Iglesias con la nomina di ‘cavaliere della Repubblica’ per un insegnante, un genitore e il dirigente scolastico che hanno organizzato coi giovanissimi studenti un ‘flash mob’ a favore dello ‘ius soli’.
Se avessero parlato di una legge vigente, della Costituzione o del tema dell’integrazione, nessuno avrebbe detto niente. Anzi, avremmo fatto tutti un applauso. Portare degli alunni in piazza per sostenere una proposta di parte, che ancora deve essere discussa è un’azione che dovrebbe essere oggetto dell’attività di partito e non di una scuola pubblica. Tutta la linea del Partito democratico si fonda sulla mistificazione della realtà, perché non è vero che ai bambini nati in Italia da genitori stranieri sia preclusa la cittadinanza: la legge attuale infatti prevede già che lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data.
Proprio alcune settimane fa, l’Istat ha diffuso i dati sulla concessione di documenti agli stranieri: solo nel 2016 ben 184.638 extracomunitari hanno acquisito la cittadinanza italiana e tra questi il 41% è costituito da ragazzi e bambini con meno di 20 anni, che hanno ottenuto la cittadinanza o tramite genitori naturalizzati italiani o dopo averla richiesta al compimento dei 18 anni. Per comprendere il fenomeno, è sufficiente ricordare che nel 2011 le persone che ottenevano la cittadinanza erano meno di 50mila. Nel 2016, senza avere bisogno della nuova legge sullo ‘Ius soli’, circa 61mila ‘nuovi cittadini’ sono nati nel nostro Paese. Insomma, in concreto non esiste nessun muro e nessuna discriminazione. Chi predica la necessità e addirittura l’urgenza di approvare una legge sullo ‘Ius soli’ compie un’affermazione lontana anni luce dalla realtà.
E’ da irresponsabili, invece, predicare un’ulteriore facilitazione della concessione della cittadinanza in un momento storico in cui l’Italia è soggetta ad un’immigrazione senza criteri e senza controlli, che non viene governata in alcun modo né da Roma né da Bruxelles. Sul piano politico rammentiamo al deputato Sanna, al Pd e ai ‘presunti digiunanti’ che il Presidente del Consiglio è un signore del Pd, retto da una maggioranza di centro-sinistra. Ministri, parlamentari nazionali ed europei del Partito democratico stanno protestando, manifestando e addirittura simulando scioperi della fame contro la loro stessa politica? Se Sanna vuole che la legge sia approvata, ha un modo solo per farlo: solleciti i suoi compagni di partito. E’ ridicolo che proprio coloro i quali siedono in Parlamento si nascondano dietro i bambini e le scuole. Ancora una volta assistiamo al trionfo dell’ipocrisia e alla deriva di un partito lontano anni luce dalla realtà. Il Partito democratico faccia politica nelle sue sedi e con i suoi militanti, giù le mani dalla scuola pubblica.
Ugo Cappellacci – Coordinatore regionale Forza Italia
(admaioramedia.it)