ISTRUZIONE, Blitz notturno di Unica 2.0 davanti al Palazzo regionale di viale Trento: “Giunta universitaria, istruzione elitaria”

08 Ottobre 2015

“Giunta universitaria, istruzione elitaria”, questo il testo dello striscione che questa notte gli studenti di UniCa 2.0 hanno srotolato davanti al palazzo della Giunta regionale in viale Trento per richiamare l’attenzione sul tema del diritto allo studio.

Secondo l’organizzazione universitaria, “con l'applicazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 159 circa un migliaio di studenti universitari non potranno accedere al bando per le borse di studio riservate agli alloggi”, perché con la modifica delle modalità di calcolo dei parametri Isee ed Ispe, tanti studenti si sono ritrovati ad essere considerati ‘più ricchi’, pur non essendo modificata la loro situazione economica rispetto all'anno precedente. Perciò, si crea una situazione bella quale la categoria ‘idonei non beneficiari’ viene sostituita con quella di ‘non inseriti in alcuna graduatoria’, che non potranno avere accesso neanche ad altre agevolazioni previste per vedersi garantito il diritto allo studio.

“Attribuiamo precise responsabilità politiche alla Giunta Regionale – ha scritto in una nota Unica 2.0, spiegando il suo blitz notturno in viale Trento – Infatti, non abbiamo mancato di segnalare alle istituzioni quale condizione si sarebbe potuta verificare al momento dell'entrata in vigore dei nuovi parametri. Gli indicatori regionali del diritto allo studio rivelano una condizione impietosa: importi delle borse di studio più bassi d'Italia, soglie Isee d'accesso ai bandi Ersu tra le più basse d'Italia, sempre meno studenti universitari iscritti nei due atenei sardi, sempre più studenti che scelgono di emigrare per poter studiare, sempre meno posti alloggio nelle città universitarie, sempre meno fondi per garantire il diritto allo studio”.

Gli studenti chiedono “l’innalzamento delle soglie Isee (attualmente le più basse d'Italia) così da garantire ad un numero sempre più ampio di studenti di vedersi riconosciuti diritti sanciti dalla costituzione e un fondo straordinario per dare risposte concrete agli esodati del diritto allo studio, parallelamente ad un impegno politico che faccia valere le ragioni della Sardegna nella Conferenza Stato-Regioni”. (red)

(admaioramedia.it)