“La Seconda Commissione consiliare, che oggi sarà chiamata ad esprimere il proprio parere sul Piano di dimensionamento scolastico regionale, ha in mano l’ultima occasione per scongiurare l’entrata in vigore della delibera della Giunta ed evitare così il disastro che minaccia di abbattersi sui territori più svantaggiati dell’Isola”. E’ l’invito del capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni.
“L’Esecutivo, durante il dibattito consiliare della scorsa settimana, si è dimostrato totalmente refrattario alle istanze che provengono dai Comuni che rischiano di vedersi privati del più basilare presidio del vivere civile, l’estremo baluardo prima di una desertificazione senza ritorno – ha spiegato Dedoni – La responsabilità ora è tutta nelle mani della Commissione, la sola che può ancora dare una risposta alle migliaia di famiglie sarde che da settimane protestano inascoltate. In Consiglio sono emerse diverse sensibilità, anche nella stessa maggioranza. C’è da sperare che queste non siano dettate dall’esigenza di difendere qualche bacino elettorale ma da una visione d’insieme che veda l’istruzione come un elemento indispensabile per il rilancio della Sardegna ed in particolare delle zone più periferiche e disagiate. Per questo, mi trovo a rinnovare ancora una volta l’appello affinché sia scongiurato l’accorpamento degli Istituti superiori di Ales e Ghilarza con due scuole di Oristano e perché l’obiettivo, pienamente condivisibile, di superare le vituperate pluriclassi venga ricercato senza ridurre l’offerta formativa sul territorio, come invece vorrebbe l’esecutivo”.
“L’auspicio è che la Commissione esprima parere contrario e chieda alla Giunta di sospendere l’esecutività del Piano affinché possano essere trovate le risposte alle legittime richieste delle famiglie e dei sindaci. E’ l’ultima occasione per trovare una soluzione politica, dopo la lotta dovrà necessariamente salire di tono ed essere trasferita in altre sedi, vale a dire nelle piazze e nelle aule giudiziarie”, ha concluso l’esponente dei Riformatori. (red)
(admaioramedia.it)