Dopo l’aumento di Irpef ed Irap deciso dalla Giunta Pigliaru, e poi approvato dal Consiglio regionale, per sanare i conti in rosso della sanità, il dibattito sul provvedimento di aumento delle tasse a cittadini ed aziende è proseguito con le forti critiche dell'opposizione. Affiancato anche da voci, provenienti dall’interno della maggioranza di centrosinistra, che hanno fatto pensare fosse allo studio una soluzione alternativa per cambiare rotta, consapevoli dell’impopolarità dell’ulteriore tassazione e dell’inefficacia della manovra. Ma regna ancora l’incertezza.
“Il centrosinistra non ha intenzione e voglia di trovare strade alternative all'aumento della pressione fiscale – ha commentato Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia – Sono frenetici i contatti col Governo per evitare l'impugnazione della legge che ha decretato l’aumento di Irpef e Irap: la maggioranza spera di superare l’ostacolo, più che concreto, dell’impugnazione e fa finta di cercare soluzioni alternative. Siamo certi che l’assessore Paci non consentirà modifiche e i buoni consiglieri del centrosinistra contrari all'aumento delle tasse, impotenti si dovranno adeguare in silenzio. Invece, va ridotta la spesa per il funzionamento della macchina regionale (1,6 miliardi di costo annuo) e siamo certi che con poche e semplici mosse si possano risparmiare 200 milioni. E’ necessaria la riduzione di 80 milioni della spesa sanitaria per affrontare meglio la strategia di rientro (limitare il ricorso ai servizi delle cooperative, centralizzare la gestione delle spese per i servizi di albergo ospedaliero); occorre mettere sul mercato le quote di partecipazione nelle società di gestione aeroportuali; è determinante chiudere definitivamente le partecipate in liquidazione da ben 11 anni. E infine, si abbia il coraggio di eliminare almeno 25 milioni di spesa improduttiva che si annida nei vari assessorati. Così possiamo evitare l'aumento delle tasse”.
Per il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, “mentre la Sardegna arranca, la Giunta resta ferma sulla sua posizione di tartassare i sardi. Il centrosinistra, contrariamente a quanto dicono i suoi esponenti, non sa che pesci pigliare: ha capito che la Sardegna è in rivolta contro la maggioranza per l’aumento dell’Irpef e adesso tenta di mandare messaggi tranquillizzanti. In realtà la gestione dissennata e clientelare del centrosinistra diventa ogni giorno più proterva. Nessuna azione incisiva viene adottata per moralizzare la spesa. Anzi".
Non crede alla sincera volontà di cambiare strategia neanche Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia. "Basta balletti, la stangata di Pigliaru non solo è un colpo basso alle imprese e alle famiglie sarde, ma è illegittima e deve ritirare la sua mano rapace dalle tasche dei sardi. Il Governo ha preavvisato che potrebbe impugnare una legge che è palesemente illegittima ed ora tentano di contrabbandare come aggiustamento quella che è una scelta obbligata. Prima hanno tassato i sardi per nascondere l’errore contabile di una Giunta che ha dimenticato di stanziare in bilancio soldi sufficienti per la Sanità, poi si sono resi conto che la tassa é illegittima e alla fine corrono ai ripari. Forza Italia farà ancora una volta una dura opposizione contro la scelte folle di aumentare la tasse". (red)
(admaioramedia.it)
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