C’era una volta a Silius un bellissimo branco di circa 25 cavalli bradi che non era di nessuno. Il branco di cavalli c’era una volta e c’è ancora, almeno finché non verrà totalmente decimato. Si tratta di cavalli non registrati e lasciati incustoditi anni fa che attualmente vivono a gruppi di 3-4 esemplari nell’area intorno al radiotelescopio. Questo bellissimo gruppo di animali liberi purtroppo non ha nessuna tutela né un territorio dedicato. L’habitat in cui si muovono è attraversato da una strada statale e da una provinciale. Trattandosi di cavalli bradi e incustoditi in più occasioni sono rimasti vittime di incidenti stradali, fortunatamente senza gravi conseguenze per gli automobilisti, ma per loro fatali: infatti sette esemplari sono morti solo quest’anno.
Gli esemplari sono costantemente vittime di abbattimenti ed incidenti stradali. Episodi di crudeltà derivanti da un non rispetto della vita degli animali ed una mancata gestione delle varie problematiche da parte delle amministrazioni locali porteranno all’estinzione di questi cavalli se non si interviene tempestivamente e in maniera definitiva.
La Lav ha offerto collaborazione ai sindaci della zona per studiare una soluzione che tuteli l’incolumità dei cavalli e al contempo la sicurezza stradale. La proposta è stata quella di mantenere e preservare questo bellissimo branco di cavalli bradi su quel territorio senza il trauma della separazione e dello spostamento, individuando un habitat dedicato e sicuro, senza rischi per la circolazione stradale. Abbiamo chiesto alla Asl di effettuare quanto prima un censimento e il riconoscimento con chippatura, così come previsto dall’ordinanza in materia di identificazione sanitaria degli equidi (1° marzo 2013 del Ministero della Salute), e ai sindaci di individuare un’area loro dedicata in un habitat sicuro.
Tali interventi sono indispensabili per la gestione del branco e la loro tutela in un habitat controllato coinvolgendo le amministrazioni comunali interessate. Vorremmo fare di questo branco di cavalli un’attrazione ed un esempio virtuoso di salvaguardia, oltreché un bel richiamo per il territorio, e non l’ennesimo caso di incuria e degrado in Sardegna. I sindaci dei comuni coinvolti (Silius, San Basilio, San Nicolò Gerrei e Sant’Andrea Frius) hanno mostrato un tiepido interesse che finora non si è tradotto in interventi concreti.
Una situazione analoga a Lanzo d’Intelvi (Como) è stata ottimamente gestita e risolta dalla locale amministrazione, con l’ausilio delle associazioni animaliste e ambientaliste e, in particolare, con l’associazione dei Cavalli del Bisbino, nata proprio per tutelare il branco di cavalli che vive libero in quella zona. Perché qui sembra così difficile?
Roberto Corona – Lav Cagliari (foto di Giuseppe Sedda)
(admaioramedia.it)