Si chiamano social network, ma spesso di sociale hanno ben poco. Dietro uno schermo e con una tastiera a disposizione capita che si esaltino alcune poco nobili caratteristiche dell’animo umano. E quando si sconfina nell’insulto o nella minaccia si rischia di finire in tribunale. E’ capitato ad una quarantenne che attraverso Facebook aveva insultato, minacciato e diffamato un’altra donna. Seppure gli insulti siano stati depenalizzati, perciò si ritroveranno con gli avvocati solo se la parte offesa dovesse decidere di chiedere gli eventuali danni, le minacce e diffamazione sono costati, grazie al patteggiamento, dieci mesi e venti giorni, oltre al pagamento delle spese processuali per la persona offesa. A rafforzare la condanna ci sono state anche le lesioni che la donna condannata causò spingendo e sbattendo la testa dell’antagonista contro il muro. Oggetto dell’originale processo uno scambio di opinioni, per motivi che non è dato sapere, avvenuto via facebook tra due donne di Zeddiani, in provincia di Oristano, finché una ha deciso di rivolgersi al giudice. Un monito per tutti i ‘leoni da tastiera’: occhio a moderare e calmierare i commenti, perché il destinatario potrebbe non gradire e farla pagare cara, anche in senso pecuniario. (red)
(admaioramedia.it)
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FaberSardo
Avviso ai ‘leoni da testiera’: una donna di Zeddiani (Oristano) è stata condannata in Tribunale per minacce e… https://t.co/I3QBhnrADf
Gio Vanna
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