INQUINAMENTO, Deidda (FdI): “Colpa del sovrappopolamento delle aree metropolitane. Dopo le targhe, i caminetti alternati?”

Tiene banco in questi giorni il dibattito sull’emergenza inquinamento e la Sardegna non sembra immune dall'allarme per le polveri sottili: nel mese di dicembre, per 24 volte nel sud dell’Isola, le centraline hanno rilevato livelli superiori alla soglia di sicurezza stabilita a 50 microgrammi per centimetro cubo.

“Cagliari non è diversa dalle altre zone e non possiamo sempre sperare in pioggia e vento per cancellare un problema che risulterà sempre più pressante con l'aumento delle polveri sottili, provocate da caminetti e sistemi di riscaldamento, dal traffico auto e da tanto altro. Un dato preoccupante perché siamo sempre di più nelle città e nelle cosiddette 'aree metropolitane' – ha commentato Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d'Italia – Infatti, anche in Sardegna si tende a creare grossi agglomerati, favorendo lo spopolamento delle zone interne con il taglio dei servizi (poste, presidi delle forze dell’ordine, servizi sanitari, scuole ecc.) e con la scarsa manutenzione di strade, canali (tanto non piove…) e altre opere idriche. Una tesi rilanciata anche dal giornalista del quotidiano 'Il Sole 24ore', Augusto Grandi, che, sul suo blog "Girano", porta l'esempio della pianura padana e dello spopolamento dei paesi alpini”.

“La politica ipocrita, allarmata dal problema inquinamento, oggi dice di tutelare le aree interne – ha evidenziato Deidda – In realtà, concentra tutti i servizi e le opportunità economiche nelle aree metropolitane con il conseguente spostamento, per lavoro o per sempre, di centinaia e centinaia di persone che usano caminetti, auto, riscaldamento. Sembra una barzelletta pensare che i caminetti siano la causa dell'inquinamento, eppure troppi impianti di riscaldamento e troppi caminetti, concentrati in uno spazio relativamente ristretto, producono questi effetti. Se non ci sarà un inversione di tendenza, con una politica che restituisca ai cittadini la possibilità di abitare nei paesi e nelle piccole comunità, il problema sarà sempre più grave. I grandi strateghi, dopo le targhe alterne, inventeranno i caminetti alternati?” (red)