“Il nuovo bando Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo pubblicato da Sardegna Ricerche e destinato alle imprese sarde è un pasticcio. Paci non può cambiare le carte in tavola dopo che il primo bando era stato già annullato dalla Regione per evidenti errori e ingiustizie”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An Paolo Truzzu che recepisce l’appello delle associazioni di categoria dopo la pubblicazione del nuovo bando sull’innovazione che – denuncia l’esponente del movimento di Giorgia Meloni – “annulla il precedente e stravolge i criteri di assegnazione dei contributi e, di conseguenza, costringe in breve tempo i vecchi partecipanti a ripresentare stravolgendoli nuovi progetti”.
“Non possono essere le imprese sarde a dover pagare il pressapochismo di Paci e degli uffici regionali: l’assessore trovi una soluzione che apporti le dovute correzioni, senza che queste gravino sulle aziende che presentano le istanze”, attacca Truzzu. “L’importo massimo del costo del progetto è passato da 800mila euro a 600mila euro, i costi ammissibili per la ricerca industriale dal 100% al 50%, il termine assegnato da Sardegna Ricerche al proponente per rispondere alla richiesta di integrazioni è discrezionale, anziché prestabilito come nel vecchio bando”.
Pur condividendo l’idea di fondo di voler ampliare il numero delle imprese che possono beneficiare dei contributi, l’esponente di Fratelli d’Italia-An ritiene assurdo che le stesse siano costrette a riscrivere in brevissimo tempo un nuovo progetto ed a sobbarcarsi le conseguenze di una errata programmazione degli uffici regionali. “Il rischio concreto è quello di utilizzare risorse importanti dei sardi per dare vita a progetti approssimativi, che avranno un impatto pressoché nullo sullo sviluppo dell’Isola, considerato che 15 giorni di tempo prima della scadenza del nuovo bando non sono di certo sufficienti per riscrivere un piano di ricerca serio e puntuale. Paci intervenga, si prenda le sue responsabilità e ampli, vista anche la maggiore dotazione finanziaria messa a disposizione, le assegnazioni di contributo senza gravare ulteriormente sulle imprese isolane che hanno elaborato programmi di investimento complessi, già correttamente presentati a valere sul bando annullato, e che fin dalla predisposizione del progetto hanno investito significative risorse”. (red)
(admaioramedia.it)