"La crisi sta indebolendo il sistema complessivo dell'informazione, spetta innanzitutto ai giornalisti il compito di difendere e rafforzare l'autonomia e il ruolo di una professione essenziale in un sistema democratico". Lo ha detto Filippo Peretti, presidente uscente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, aprendo ieri a Cagliari l'assemblea convocata per il rinnovo del Consiglio regionale dell'Ordine.
“Lo stato di salute della professione – ha aggiunto Peretti, che dopo tre mandati non si ricandida – risente in modo serio della crisi delle aziende editoriali, della riduzione del pluralismo con la chiusura di giornali e il ridimensionamento della televisioni private, della crescita della disoccupazione e del dilagare del precariato. Sono sorte numerose testate giornalistiche sul web, ma faticano a produrre profitti a sostegno dell'occupazione. A far perdere peso al ruolo del giornalismo è anche il fatto che le redazioni sono stremate dai tagli agli organici e dalle ristrutturazioni aziendali. Nella speranza che questa crisi abbia una fine e che i nuovi sistemi editoriali inizino a garantire il reddito necessario, ai giornalisti spetta il compito di difendere il prestigio e il senso di una professione di cui oggi, in questo confuso dilagare delle informazioni senza verifiche e senza regole, si sente ancora di più il bisogno.”
Al termine della giornata di votazioni, nel Consiglio dell’Ordine sono stati eletti i professionisti Francesco Birocchi (135 voti), Luigi Almiento (134), Paolo Mastino (127), Luca Fiori (118), Vannalisa Manca (117) e Celestino Moro (110); primo dei non eletti Alessandro Zorco (45); i pubblicisti Gian Mario Sias (85), Mario Girau (63) e Priamo Tolu (56). Revisori dei conti sono stati eletti, tra i professionisti, Giorgio Greco (135 voti), Francesco Olivieri (130) ed il pubblicista Franco Fiori (70). (red)
(admaioramedia.it)