Da qualche settimane l'Eni è nel mirino perchè accusata di voler abbandonare anche il settore della chimica, mettendo a rischio 6mila posti di lavoroin otto siti produttivi, tra i quali anche quello di Porto Torres. Dal canto suo, l'amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, ha negato che il gruppo voglia disfarsi delle attività chimiche: "Nessuna rottamazione, anzi vogliamo sviluppare la società. In Versalis abbiamo bruciato 5,8 miliardi di euro dal 2000 ora vogliamo trovare un investitore, che dovrà mantenere per cinque anni il perimetro aziendale e per tre anni il personale. Inoltre, deve restare italiana e il top management deve essere italiano".
Ed una conferma è arrivata dal presidente Pigliaru al termine dell'incontro sulla chimica in Italia, presieduto a Roma al Mise dal ministro Federica Guidi ed al quale hanno partecipato i vertici di Versalis, presidenti ed assessori delle Regioni interessate: "Governo ed Eni hanno confermato il forte interesse per la chimica verde a Porto Torres come fattore strategico fondamentale non solo per il nostro territorio ma per la politica industriale dell'intero Paese – ha detto il Governatore – Va benissimo, ma solo se non restano parole. L'unica cosa che conta sono i fatti: a noi interessa che gli investimenti previsti vadano avanti con l'ammontare programmato e in tempi rapidi. Qualunque siano i nuovi assetti di Versalis per noi lo scenario non deve cambiare. Nel passaggio dalle parole ai fatti, Eni non si può esimere dal svolgere il ruolo di chi deve garantire che la chimica verde, di cui oggi ha confermato l'importanza strategica, diventi rapidamente un fattore di sviluppo reale, capace di creare lavoro e benessere. Ora chiediamo l'apertura immediata di un confronto operativo con Governo ed Eni per affrontare la questione della chimica in Sardegna nel suo complesso, non solo Porto Torres e Matrica, ma anche Saipem, Paraxilene e Ottana Polimeri".
"E' molto grave quanto sta accadendo perchè lo stop alla chimica verde equivarrebbe a dire addio ad una prospettiva di sviluppo che negli ultimi anni ha creato tantissime aspettative per il territorio e intorno al quale sono state investite risorse ed energie – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – Lasciano basiti l'immobilismo e la debolezza della giunta Pigliaru dinnanzi a decisioni così pesanti e drammatiche, è urgente offrire ai lavoratori e alle imprese del sito industriale di Porto Torres una alternativa sostenibile che consenta di non perdere gli attuali posti di lavoro e rilanciare un progetto di sviluppo industriale credibile. La Regione non accetti in silenzio lo smantellamento definitivo dell'industria nel nord Sardegna, Pigliaru alzi i toni dello scontro con il governo nazionale e pretenda il rispetto degli impegni assunti negli anni passati". (red)
(admaioramedia.it)
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