Il piano industriale, illustrato dai rappresentanti della società svizzera Sider Alloys, che ha acquisito lo stabilimento di Portovesme (ex Alcoa), il nuovo assetto societario, la partecipazione finanziaria (Invitalia, lavoratori, Statuto dell’associazione e governance), la riattivazione degli impianti, il piano di lavoro e gli ammortizzatori sociali, sono stati i tanti temi affrontati, questa mattina a Roma, nell’incontro tra Regione, Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, Invitalia, Sider Alloys e sindacati sul futuro dello stabilimento ex Alcoa.
In particolare, sono stati esaminati gli interventi per il riavvio dello smelter e il programma per la ricollocazione dei lavoratori con l’obiettivo di garantire un futuro durevole e produttivo per lo stabilimento sulcitano. In fabbrica, al momento, hanno ripreso a lavorare nove tecnici ex Alcoa per la verifica nei diversi reparti, in attesa che si definiscano le modalità per il revamping attraverso la scelta di un main contractor esterno, l’impresa capofila che gestirà la ristrutturazione dell’impianto, con la stipula di un contratto prevista per il prossimo 8 giugno. Inoltre, il completamento di questa prima fase di attività dei test è prevista per fine maggio di quest’anno e fornirà informazioni fondamentali per indirizzare il riavvio degli impianti.
Secondo quanto previsto dal cronoprogramma inserito nel Piano industriale, lo stabilimento assorbirà i primi 50 lavoratori a settembre 2018 e inizierà a produrre gradualmente a partire da maggio 2019, mentre per il funzionamento a pieno regime, con il coinvolgimento di 376 lavoratori più 50 contrattisti fissi, la data fissata è quella di settembre 2020.
Gli assessori regionali dell’Industria e del Lavoro, Maria Grazia Piras e Virginia Mura, hanno sottolineato “lo sforzo profuso in questi anni per il riavvio della filiera dell’alluminio a Portovesme, anche attraverso strumenti finanziari da parte di Governo, Invitalia e della stessa Regione”, e hanno sollecitato la società svizzera affinché, in questa prima fase, preparatoria al revamping, “sia valorizzata l’imprenditoria locale, a condizioni di mercato, in piena trasparenza e con il coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali della Sardegna”. La Sider Alloys ha confermato di voler coinvolgere e sostenere l’economia del territorio, in vista della ripresa produttiva dello stabilimento di Portovesme e ha manifestato l’intenzione di inserire, nel contratto con la società che si occuperà della ristrutturazione, una clausola in questo senso.
E’ stato affrontato anche il tema della partecipazione azionaria alla nuova società e l’amministratore di Invitalia, Domenico Arcuri, ha annunciato la delibera del CdA che stabilisce la partecipazione al capitale sociale con una quota del 20%, alla registrazione della Corte dei conti e dovrebbe essere ratificata la settimana prossima. Ha, inoltre, dichiarato che, la settimana prossima, sarà firmata la delibera del Contratto di sviluppo, a seguito della quale l’azienda potrà richiedere l’anticipazione di una parte dei fondi per l’avvio delle attività che dovranno partire entro sei mesi. In riferimento agli ammortizzatori sociali, le risorse per il 2018 sono esaurite, perciò il Mise, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, farà una proposta di rifinanziamento attraverso un decreto legge delle norme che assegnano le risorse destinate agli ammortizzatori sociali per le Aree di crisi industriale complessa, tra le quali Portovesme e Porto Torres. Una situazione straordinaria per il quale il Ministero ha auspicato il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Parlamento. (red)
(admaioramedia.it)