“A sorpresa, i cechi di EPH si sono aggiudicati la gara per la vendita degli asset di E.On. Sono gli stessi pretendenti degli asset di Enel in Slovacchia, che in questo modo vogliono essere presenti anche in Italia.” E’ il commento di Franco Peana, coordinatore regionale Uiltec-Uil, alla notizia della cessione degli impianti della multinazionale tedesca alla società ceca Energeticky Prumyslovy Holding (EPH).
“Questo nuovo soggetto industriale si era recato in centrale a Fiumesanto, per vedere da vicino l'oggetto della vendita – ha aggiunto Peana – Sarebbe in lizza anche per l’acquisto del 66%, proprietà di Enel, della società slovacca e controllata dal governo di Praga, Slovenske Elektrarne (SE), oltre che facendo shopping in modo esteso, concretizzando importanti acquisti da Gdf Suez, Edf, Sse, Spp, con una forza lavoro di 8.000 dipendenti. Si occupa di estrazione di carbone, produce energia elettrica con circa 1750MW da fonti convenzionali e rinnovabili, 57 MLD di mc di gas trasportato principalmente dalla Russia, impegnata anche nel trading di energia e teleriscaldamento. Insomma pare un soggetto industriale niente male. Anche se come Uiltec non ci facciamo prendere da facili entusiasmi: a suo tempo pensavamo lo stesso di E.On, invece questi hanno portato di nuovo a Fiumesanto solo le divise.”
“L’esperienza forse giunta al termine con la multinazionale tedesca E.On e della sua classe dirigente – ha concluso il Sindacalista – ci fa capire come un territorio possa subire una ‘calata barbara’ alla conquista di risorse economiche, paesaggistiche ed ambientali. Ha dimostrato come si riescano a drenare fondi pubblici in iperboliche speculazioni finanziarie, come si possano sfruttare le ‘infrastrutture strategiche’ portandole alla morte per ‘spremitura selvaggia’, come si possa impunemente offendere ed inquinare il territorio ospitante senza pagare alcun pegno della propria dissennatezza. Perciò, la Uiltec, per scongiurare una nuova esperienza che equivalga “il tutto negativo di EON”, sarà impegna a vigilare, ammonire, denunciare quando necessario, per evitare che abbia a ripetersi quanto accaduto in questi ultimi anni.” (red)
(admaioramedia.it)