“Due casi di deindustrializzazione di interesse nazionale, che hanno vissuto periodi di grande sviluppo industriale e che oggi registrano un crollo occupazionale e imprenditoriale molto marcato". Così l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha motivato la decisione di presentare al Ministero dello Sviluppo economico l’istanza di riconoscimento della situazione di “Crisi industriale complessa” per i poli industriali di Portovesme e Porto Torres. Sono considerate situazioni di crisi industriale complessa quelle che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale, derivante dalla crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull’indotto, oppure da una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio, se le crisi non risultino risolvibili con risorse e strumenti di competenza regionale.
"La Sardegna ha sofferto più di altre in Europa gli effetti della crisi internazionale – ha aggiunto l'assessore Piras – Chiediamo al Mise il riconoscimento e siamo già pronti a produrre pianificazione e progettazione utili al rilancio produttivo e manifatturiero. Inoltre, a breve presenteremo istanza al Mise per il riconoscimento di area di crisi anche per i territori del Nuorese e dell’Ogliastra, come previsto dalla legge finanziaria del 2015”. (red)
(admaioramedia.it)
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