INCENDI, Rafforzata flotta con elicottero. Rubiu: “Servono maggiori mezzi”. Piana: “Antincendio nel caos”

15 Luglio 2016

Il problema degli incendi in Sardegna è sempre all’ordine del giorno ed anche questa estate i roghi sono stati protagonisti,tra i tanti, a Sedilo, Noragugume e Borore, con le inevitabili polemiche sull’inefficienza dei soccorsi, sull’esiguità di uomini, mezzi e risorse. Ieri, l’annuncio che il sistema regionale di lotta agli incendi è stato rafforzato con un nuovo mezzo aereo. La flotta del servizio aereo regionale, composta da 11 elicotteri sotto il coordinamento del Corpo forestale, da oggi è dotata di un elicottero pesante ad alte prestazioni. Il mezzo ha un’autonomia di circa due ore e mezzo di volo e la capacità di carico è di circa 4.500 chili, fra liquido estinguente e contenitore. In alternativa il velivolo può trasportare una squadra di 15 operatori. Il mezzo ha quindi una capienza d’acqua maggiore rispetto agli altri 11 elicotteri già in servizio e viene dislocato in posizione baricentrica rispetto all’aeroporto di Olbia, base dei canadair del servizio aereo statale.

Questo però non è servito a placare gli animi di alcuni esponenti dell’opposizione, come il consigliere regionale Rubiu (Udc): ”A distanza di dieci giorni dagli incendi di Sedilo, Noragugume e Borore, si ripete lo stesso identico copione, con i paesaggi naturalistici e rurali della Sardegna distrutti dall’inferno del fuoco e la macchina regionale inadeguata ed inefficiente. Il lavoro degli uomini dell’Ente foreste, dei vigili del fuoco e dei volontari non basta per scongiurare gli incendi di questi giorni spinti anche dal forte vento. La situazione sta finendo fuori controllo a causa della mancanza dei velivoli dislocati su tutta la Sardegna. Sino a qualche anno fa, la base militare di Elmas ospitava sino a tre Canadair, ora la flotta è ridotta all’osso”.

Critico anche Tore Piana di Italia Unica, che ricorda il taglio ai finanziamenti e alla dotazione per combattere gli incendi: ”Circa un mese fa dopo un incontro con le compagnie barraccellari e ex rappresentanti del sindacato dei Vigili del fuoco, il coordinamento di Italia Unica aveva lanciato l’allarme sullo scollamento del Piano Antincendio 2016, dove la maggior parte delle compagnie barraccellari presenti in Sardegna avevano subito un drastico taglio nei finanziamenti e nella dotazione delle attrezzature per combattere gli incendi. Abbiamo copia delle lettere nelle quali la Protezione civile richiede indietro mezzi e attrezzature concesse in comodato d’uso ai comuni. A seguito di questo le stesse non hanno aderito alla convenzione 2016, dove i Vigili del fuoco, in assenza di firma di contratto con la stessa Regione per la stagione 2016, pare non abbiano ancora ricevuto i rimborsi del 2015”.