L’intervento dei mezzi aerei ha finito di spegnere le fiamme, divampate mercoledì, durante la mattinata di ieri (giovedì), poi è cominciata la bonifica dell’ampia zona dove l’incendio ha devastato almeno 600 ettari, per lo più pascoli, pascoli alberati e stoppie, tra la Planargia ed il Montiferru. L’area, comunque, resterà presidiata per alcuni giorni. Corpo forestale, Protezione civile, Forestas, barracelli e Vigili del fuoco hanno operato in condizioni piuttosto difficili per il fortissimo vento. Le fiamme erano arrivate vicino ai centri abitati, soprattutto di Scano Montiferro, dove una casa di riposo con 20 anziani è stata precauzionalmente evacuata. Decine le aziende agricole che sono state danneggiate ed tanti animali sono morti nell’incendio.
La responsabile dell’Ispettorato di Oristano del Corpo forestale, Maria Piera Giannasi, dopo un sopralluogo sul posto, ha incontrato i sindaci dei Comuni interessati dalle fiamme (Sindia, Suni, Sagama, Scano Montiferro e Sennariolo) per una prima fotografia della situazione. Procedono intanto le indagini del personale del nucleo investigativo del Corpo forestale che hanno già appurato la natura dolosa dell’incendio, appiccato con tre differenti inneschi.
Nel suo profilo Facebook, con foto e video (che pubblichiamo), il deputato Mauro Pili, aveva segnalato la gravità dell’incendio di mercoledì: “Decine di chilometri di fuoco stanno distruggendo un pezzo di Sardegna fatto di natura e ambiente. Un fronte immenso. Fiamme altissime. Una guerra contro il fuoco, con le fiamme a due passi dai centri abitati. Sarà una lunga notte anche per gli abitanti del Montiferru. Paesi circondati dalle fiamme”.
Per il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, “lo spaventoso rogo mette a nudo ancora una volta le gravissime carenze nella campagna antincendi messa a punto dalla Regione. Da più parti si sente tirare in ballo l’annata particolarmente siccitosa, come se questa dovesse servire ad alleggerire le responsabilità in capo alla Giunta regionale. In realtà, era proprio l’esecutivo a doversi attrezzare per tempo, prevedendo misure straordinarie per fare fronte alle difficili condizioni che si sarebbero presentate all’arrivo dell’estate. Il problema della prevenzione viene ‘risolto’ scaricando tutte le responsabilità sui Comuni, quelli nelle cui casse, ridotte allo stremo dai continui tagli operati da Stato e Regione, ormai non si trova più un centesimo. Stupisce l’atteggiamento superficiale che regna in viale Trento, anziché ammettere gli sbagli e adottare i correttivi del caso, si preferisce trincerarsi dietro cifre parziali, utilizzate strumentalmente nel tentativo di dimostrare che, tutto sommato, le cose non stanno andando poi così tanto male”. (red)
(admaioramedia.it)
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webnauta59
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Giancarlo Saba
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