Impegni disattesi, risoluzioni del Consiglio regionale senza seguito: cosa (non) ha fatto la Giunta Pigliaru per sostenere la pastorizia sarda proprio ora che il prezzo del latte ovino sta crollando mettendo a rischio tutto il comparto?
Perché a due anni dall’approvazione della Risoluzione n. 20 in Quinta Commissione e poi in Consiglio regionale sono disattese e inattuate le urgenti misure previste a seguito di un lungo e laborioso confronto con associazioni, rappresentanti e protagonisti del mondo agro pastorale e ritenute fondamentali “per contrastare la grave crisi che sta attraversando il settore lattiero caseario isolano”?
Cosa ne è stato degli impegni assunti dall’assessore regionale dell’Agricoltura riguardo l’istituzione dell’organismo pagatore regionale per i contributi comunitari, già realizzato e funzionante in numerose regioni, e troppe volte ingiustamente proclamato come traguardo di imminente raggiungimento anche in occasione di specifiche sue convocazioni in Consiglio regionale?
Perché le lungaggini determinate da una burocrazia imperante, a tutti i livelli dell’amministrazione locale e statale, mai scalfita, seppur sempre vituperata e individuata come impedimento allo sviluppo economico e sociale, continuano a paralizzare anche l’organismo interprofessionale Latte ovino sardo (Oilos) istituito nel dicembre 2016, ma in itinere già dal 2014 e salutato come importante conquista per il comparto lattiero caseario?
Inammissibili ritardi in queste misure, riconosciute come necessarie e risolutive delle criticità che rischiano di decretare la scomparsa della pastorizia sarda con drammatici effetti sulla realtà economica e sociale della nostra regione.
Antonio Gaia – Consigliere regionale Upc
(admaioramedia.it)