Lo sbarco più numeroso (1.258 persone) mai verificatosi finora in Sardegna, che porta a 6.339 le presenze attuali nell’Isola (senza contare gli ‘sbarchi diretti’), e le parole del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrrotta (“L’arrivo di questa nave con così poco preavviso e con un numero consistente ci mette in difficoltà”), hanno riacceso le polemiche sulla gestione dell’accoglienza e sulle timide proteste delle Istituzioni regionali. Tra i primi a segnalare il problema il rappresentante del sindacato di Polizia: “L’ufficio immigrazione ha un arretrato di lavoro impressionante – ha sottolineato Luca Agati del Sap Cagliari – Sono ancora migliaia le pratiche da gestire relative agli sbarchi precedenti tra inserimenti in banca dati e notifiche ai richiedenti asilo. La struttura è al collasso. Nonostante questo nei giorni scorsi altro personale è stato inspiegabilmente spostato e destinato ad altri incarichi. Non so come faremo a lavorare su altri 1260 persone. Anche oggi uffici interi impegnati a gestire lo sbarco, speriamo non accada nulla, avremmo serie difficoltà ad intervenire. Non sarà piacevole rispondere al cittadino in difficoltà ‘ci dispiace ma siamo chiusi per sbarco’”.
Per il deputato di Unidos, Mauro Pili, è “una decisione irresponsabile del Ministero dell’Interno che con questo nuovo invio trasforma sempre più la Sardegna in un hub per immigrati. Tutto questo con il silenzio e l’indifferenza di una Giunta regionale incapace di opporsi ad una situazione che sta ghettizzando i migranti e creando situazioni di gravissimo disagio per un’ospitalità sempre più inadeguata”. Dal Parlamento interviene anche Andrea Vallascas del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno sulla questione dei flussi migratori e sull’accoglienza, con riguardo alle quote assegnate alla Sardegna: “Un sistema ormai al collasso che non è in grado di garantire un’adeguata assistenza e che rischia di produrre conseguenze anche gravi sulla salute e sulla sicurezza di migranti e residenti. La quota di distribuzione dei flussi migratori in Sardegna è stato abbondantemente superata. Una situazione insostenibile ed il sistema dell’accoglienza non è più in grado di garantire livelli accettabili di assistenza”.
Ad evidenziare il lassismo della Giunta Pigliaru, anche l’eurodeputato del Ppe, Salvatore Cicu: “La Sardegna è sotto scacco del Governo Renzi e dal Presidente Pigliaru c’è una sola risposta: sottomissione e silenzio. Stiamo subendo un’invasione umana impostaci senza alcun consenso dei sardi. I sindaci e le amministrazioni locali sono stati schiacciati dalle imposizioni di Roma senza alcuna possibilità di scelta. E’ inaccettabile che la Sardegna sia costretta a sostenere il costo più alto dell’inefficienza governativa sul sistema accoglienza, diventando un punto di isolamento strategico per lo smistamento dei flussi migranti. Serve un chiarimento a livello europeo”. Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, paragona la Sardegna ad una nuova Lampedusa: “Una scelta folle e pericolosa, che ha ben poco di umanitario ed è solo l’ennesimo atto di sottomissione di un Governo inconsistente ai partner europei. Perfino l’Onu ha espresso la necessità di intervenire nei paesi da cui partono i flussi migratori, mentre qui si continua una politica che perpetua il circuito mortale della tratta di esseri umani. Altrettanto irresponsabile è il comportamento del presidente della Regione e della sua maggioranza, che sottovalutano l’impatto di una simile onda umana su comunità poco popolose o addirittura si spingono a spacciarlo come assurdo rimedio alla scarsa natalità della popolazione sarda, vagheggiando quasi la sostituzione di un popolo con un altro”.
“È una vergogna – ha commentato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – Governo e Regione irresponsabili: non è accoglienza, così è solo una intollerabile invasione che la Sardegna non può permettersi e che va fermata con i respingimenti”. Interviene nel dibattito anche Casa Pound Sardegna: “Le strutture d’accoglienza dell’isola sono al collasso da mesi, al Governo mancano 600 milioni per pagarle e continuiamo ad accettare chiunque si professi profugo nonostante le statistiche certifichino lo status solo al 4% dei richiedenti, ormai siamo alla follia pura. Con questo sbarco la Sardegna supera la quota di ripartizione fissata dal Governo. Il Presidente Pigliaru non si limiti ad ammonire il Governo per i continui dirottamenti di immigrati in Sardegna, ma dimostri di avere una spina dorsale e si opponga realmente ad altri sbarchi. Lo sbarco di oggi contribuisce a ridimensionare l’ immagine del presidente Pigliaru a vassallo del capo di partito Renzi”. (red)
(admaioramedia.it)