Era inevitabile, leggendo le notizie di cronaca nera delle scorse settimane, che la dichiarazione del prefetto Perrotta, durante la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi a Cagliari, provocasse un dibattito e tanto scetticismo. Il numero uno di piazza Palazzo aveva rimarcato come ci sia stata “una diminuzione del 20% dei reati predatori” rispetto agli anni precedenti, perciò la presenza di “molti migranti non costituisce un fattore di preoccupazione”.
Incontrando la soddisfazione del rappresentante della Giunta regionale, che, esprimendo apprezzamento per il lavoro condotto dalle forze dell’ordine, ha ribadito come “i dati mostrano come al progressivo aumento della popolazione immigrata non sia corrisposto un pari aumento degli atti criminali e delinquenziali da parte degli immigrati”, ha detto il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu. Aggiungendo che “la migliore gestione dei flussi possa avvenire con la collaborazione di tutto il territorio regionale grazie ad una accoglienza diffusa, per piccoli gruppi, le cui modalità vengano preventivamente concordate con i rappresentanti delle amministrazioni comunali, e per questo stiamo lavorando” ed accogliendo l’invito di Prefetto e Questore a valutare l’apertura di centri governativi per adulti e per minori stranieri “attraverso i quali far fronte non solo alle esigenze di ospitalità ma anche alle esigenze legate alle procedure di rimpatrio”. Intanto, è stato annunciato che, dopo la chiusura del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Elmas, la Prefettura ha deciso di utilizzare l’ex scuola della Polizia penitenziaria di Monastir.
Dopo i rappresentanti delle forze di polizia (ha scritto ad admaioramedia.it, Luca Agati del Sap Cagliari), anche gli esponenti politici hanno dimostrato di non condividere le dichiarazioni del Prefetto: “Parole che non corrispondono a quanto accade giornalmente a Cagliari – ha commentato Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – Non abbiamo mai criminalizzato gli immigrati, ma fare finta di niente o minimizzare quanto accade a Cagliari è veramente troppo. Non vogliamo diventare come quelle città in cui furti, scippi, aggressioni sono all’ordine del giorno. Dovrebbero ricordarsi che se Cagliari è una città tranquilla è merito dei cittadini che sopportano anche tutti quei crimini non denunciati o non perseguiti. Come non accorgersi dei ladri algerini che il giorno dopo sono nuovamente nel quartiere Marina o in azione oppure spacciatori ai domiciliari nel centro di accoglienza a spese di tutti”.
Mentre sulla destinazione del centro a Monastir è intervenuto Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Rappresenta la conferma che il Governo intende proseguire la politica del dirottamento verso la Sardegna di masse di migranti diretti altrove. Anziché continuare a nascondersi, il presidente della Regione si opponga all’uso della nostra terra come nuova Lampedusa. Trasferire nell’isola migliaia di persone che non vogliono venire qui non risponde a nessuno scopo umanitario, ma è solo la scappatoia politica di un Governo sottomesso ai partner europei. Una situazione fuori controllo e ormai al collasso”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
ugocappellacci
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arredi_sardi
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La risposta a Roma con 5 mori
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