Mentre le Prefetture si organizzano nella disperata ricerca di nuove strutture per accogliere i prossimi ed imminenti arrivi di immigrati in Sardegna (si parla di almeno un migliaio nei prossimi giorni) e sono riuscite a sistemare i 235 arrivati giovedì (112 in provincia di Cagliari, 71 Sassari, 30 Nuoro e 22 Oristano), proseguono le difficoltà di un sistema ormai al collasso. Dal punto di vista sanitario, tubercolosi e scabbia sono spesso compagne di viaggio degli immigrati che sbarcano al porto Canale di Cagliari e, nei giorni scorsi, un giovane somalo sospettato di essere malato di tbc è scappato dopo il ricovero in ospedale. Sotto il profilo dell’ordine pubblico, fatti partire i più ingestibili tra gli eritrei, che avevano manifestato nei giorni scorsi bloccando il traffico nel centro cittadino, ieri notte, nell’ex Motel Agip a Pirri, dove sono ospitati, è scoppiata una rissa tra immigrati ubriachi (forse comprano gli alcolici col pocket money quotidiano?) ed un eritreo ha colpito un connazionale al collo con una caraffa di vetro, mandandolo all’ospedale. Mentre l’aggressore è stato trasferito in altra struttura e dovrebbe essere espulso.
Intanto, un appello al presidente Pigliaru a non sottovalutare l’allarme lanciato del generale Paolo Serra, consigliere militare dell’inviato speciale Onu in Libia, Martin Kobler, che ha parlato di “aumento quotidiano delle partenze della Libia ed almeno un milione di potenziali immigrati clandestini pronti a raggiungere l’Italia, tra questi circa 5.000 militanti dell’Isis”, arriva dal vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Marcello Orrù: “Non continui a sottovalutare il problema ed affronti con il Governo nazionale il problema immigrazione in Sardegna, che nei prossimi mesi rischia di generare una situazione di assoluta emergenza sia dal punto di vista sanitario che in merito alla sicurezza dei cittadini. Dalle prossime settimane si intensificherà l’arrivo di migliaia di immigrati clandestini. E’ tornata la scabbia e ci sono già stati casi di contagio in Sardegna. Cosa intende fare la Regione per affrontare l’intensificarsi degli arrivi? I migranti sempre più spesso rifiutano di farsi identificare: ma possibile che non ci si renda conto del pericolo di tale rifiuto. Chi assicura che tra gli arrivi non ci siano infiltrati delle cellule terroristiche? Siamo dinnanzi ad un problema enorme che nei prossimi mesi diventerà una emergenza da allarme rosso”. (red)
(admaioramedia.it)