E’ terminata, dopo oltre sei ore di mobilitazione nel centro di Cagliari, la manifestazione di protesta degli immigrati somali, che vogliono abbandonare la Sardegna senza effettuare il riconoscimento. Sono stati riaccompagnati con un mezzo del Ctm a Pirri, all’ex Motel Agip che li ospita.
Finora, soltanto qualche decina di cittadini somali è stato sottoposto alla fotoidentificazione ed i tempi stanno diventati esageratamente lunghi, sottoponendo la città al pericolo di altre proteste. Manifestazioni che, peraltro, mobilitano massicciamente le Forze dell’ordine, distogliendole dal normale servizio di controllo cittadino. Ma il punto che continua a preoccupare maggiormente gli agenti è quello che riguarda i metodi per realizzare l'identificazione contro il volere degli immigrati. A questo proposito, sono arrivate nuove disposizioni dal Ministero dell’Interno per riuscire nell’intento, così da consentire al Governo nazionale di mantenere gli impegni presi negli incontri europei: identificare tutti gli immigrati che arrivano nel territorio italiano.
“Ci hanno chiesto di fare i salti mortali, se il cittadino straniero insiste a non volersi sottoporre ai rilievi – ha spiegato Franco Maccari, segretario generale del sindacato di polizia Coisp – Ed ora sono arrivate le disposizioni per attuare il ‘miracolo’: andate in giro, frugate ovunque, trovateli, conduceteli alla Caserma Carlo Alberto, pensate a come sostentarli, procedete ai riconoscimenti con la vostra opera di convincimento o, di fatto, con la forza”.
Però, se il cittadino straniero persiste a non volersi sottoporre, “previa informazione al Sostituto Procuratore di turno – spiegano le direttive – sarà dato corso a procedura coattiva secondo le indicazioni che saranno adottate dal Dirigente del Gabinetto regionale Polizia scientifica”. Poi, una raccomandazione ed una rassicurazione per i poliziotti: “Non dovrà svolgersi con modalità che ledano la dignità umana e dovrà essere oggetto di completa ripresa con gli apparati di videoripresa”, sottolineando che il rilievo segnaletico “dovrà svolgersi con esercizio di coazione fisica proporzionale all’eventuale resistenza del cittadino straniero opposta alla procedura e con attenta cura a che non vengano procurate lesioni agli arti”. Infine, “altrettanta cura servirà per evitare che gli stranieri possano compiere atti di autolesionismo, e per mantenere l’ordine pubblico nei pressi dei luoghi interessati dalle attività”.
“Inutile dire – ha aggiunto Maccari – che per questa maxi-attività di servizio sarà impegnato il personale praticamente tutti gli Uffici della Questura, nonché molto personale delle altre Forze di Polizia. Inutile dire quanto tutto vada a rotoli. Cominciare ad ammetterlo potrebbe significare cominciare forse a cambiare le priorità e trovare soluzioni adeguate e non assurde corse a metterci una pezza quando ormai è troppo tardi. Mettendoci l’unica cura che davvero serve, quella per i problemi reali della Sicurezza e degli italiani”. (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Antonello Porcu
Mi farebbe invece piacere sapere, che tipo di forza usarono per i pastori Sardi o altre manifestazioni locali?
Elga Milena Schirru
Elga Milena Schirru liked this on Facebook.
Felice Samuel Limer
Felice Samuel Limer liked this on Facebook.
Michela Amelie Serra
Michela Amelie Serra liked this on Facebook.
Andrea M Serra
Andrea M Serra liked this on Facebook.