IMMIGRAZIONE, Proseguono proteste e reati, ma lunedì a Cagliari arrivano altri 1.096 immigrati

In occasione del dibattito in Consiglio regionale, lo scorso 28 settembre, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, difendendo l’atteggiamento della Regione nei confronti dello Stato, che continua imperterrito a spedire immigrati in Sardegna, aveva riferito un dato (“Sono 11 i reati commessi da migranti in questi anni e tutti di lieve entità”), che ai più attenti lettori della cronaca nera dei giornali sardi era sembrato un po’ irreale, sopratutto se riferito ai clandestini algerini che questa estate sono arrivati a centinaia nelle coste del Sulcis. Un dato poi scomparso dal dibattito politico, ma che continua a cozzare anche con recenti fatti di cronaca.

Ultimo episodio in ordine di tempo, quello di ieri notte a Cagliari: in viale Sant’Ignazio c’è stata un’aggressione a calci e pugni di un sudanese 18enne da parte di tre connazionali, tra i 19 ed i 21 anni, che lo hanno mandato in ospedale per rapinarlo di 85 euro.

Ma la recente cronaca racconta anche dell’ennesima protesta, questa volta a Narcao: giovedì pomeriggio, una cinquantina di immigrati hanno bloccato la strada provinciale di accesso al paese, impedendo il transito a qualsiasi mezzo, per lamentarsi dell’accoglienza all’ex hotel Rosas, del mancato pagamento da quasi due mesi dei 2,50 euro giornalieri (le strutture non ricevono pagamenti da aprile), dell’abbigliamento e dei ritardi nelle procedure di richiesta di asilo. Dopo qualche ora sono stati convinti dai carabinieri a liberare la strada.

Sul fronte dell’accoglienza, dopo aver risolto, con non poca fatica, la sistemazione dei 1.258 immigrati arrivati a Cagliari il 6 ottobre a bordo della nave della Guardia civil spagnola, il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, si era dedicata ai sindaci strigliandoli per lo scarso aiuto che avrebbero dimostrato nel sistemare i nuovi arrivati e per alcune proteste dei cittadini in alcuni paesi. Lunedì avrà l’occasione per verificare se le sue parole hanno dato buoni frutti.

Infatti, la famigerata Siem Pilot (unità navale di proprietà di una società che ha sede in un paradiso fiscale) sta accompagnando a Cagliari altri 1.096 immigrati. La nave norvegese è un’affezionata ‘cliente’ del porto cagliaritano, tanto che con gli arrivi di domani, tra il 2015 ed il 2016, avrà accompagnato nel Capoluogo oltre 5.600 immigrati. A quanto pare una tappa molto gradita al suo Comandante, ma sopratutto una meta che ultimamente sta piacendo molto anche al Dipartimento Immigrazione, guidato dal prefetto Morcone (candidato del Pd alle Comunali di Napoli nel 2011, poi sconfitto da De Magistris, fu ‘premiato’ con questo ruolo di vertice), nonostante le sperticate promesse fatte al prefetto Perrotta, che dopo l’ultimo sbarco aveva detto “siamo alla frutta”. Scelte governative che dimostrano sempre di più la manifesta volontà di far diventare la Sardegna una ‘nuova Lampedusa’.

Forse, il Prefetto di Cagliari si sarebbe aspettato un maggiore appoggio dal governatore Pigliaru, che, però, oltre i comunicati stampa e le rare esternazioni, parrebbe non godere di particolare autorevolezza presso i Palazzi romani per riuscire a dirottare ad altra destinazione la nave norvegese diretta a Cagliari. Mancano ancora 36 ore all’arrivo della Siem Pilot, perciò è verosimile che il combattivo prefetto Perrotta non si staccherà un minuto dal telefono per convincere i collaboratori del collega Morcone che spedire altri mille immigrati a Cagliari sarebbe un colpo da ‘ko’ definitivo all’organizzazione dell’accoglienza sarda.

Secondo gli ultimi numeri diffusi dal Ministero degli Interni, al 12 ottobre, sarebbero presenti nelle strutture dell’Isola 6.050 immigrati (tra questi, centinaia e centinaia di minorenni, altra nota dolente del sistema di accoglienza), perciò con gli arrivi di lunedì si toccherà quota 7.146, ben 2.000 oltre quelli che spetterebbero alla Sardegna secondo il Piano di distribuzione ministeriale e non c’è alcuna garanzia che sia finita così. Con i 1.096 nuovi arrivati di lunedì saranno quasi 9.000 gli immigrati sbarcati finora nell’Isola in tutto il 2016, compresi i quasi 800 algerini che arrivano ‘autonomamente’ nelle coste del Sulcis. Quindi, si deve presumere, senza contare i 7.873 arrivati nel biennio 2014-2015, che i quasi 2.000 mancanti all’appello abbiano già abbandonato l’Isola, ma sui dati delle partenze finora non ci sono dati ufficiali. (fm)

(admaioramedia.it)

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