Migliorate le condizioni meteo, come era facilmente prevedibile, sono ripresi i viaggi verso l’Europa, tramite la Sardegna, dei clandestini algerini: in poche ore sono sbarcati nelle coste del Sulcis 35 nordafricani.
Con questi ultimi arrivi sono circa 200 gli algerini sbarcati dall’inizio dell’anno, poco sotto la media del 2017, anno record con un totale di quasi 2.000 arrivi, tanto da rendere necessaria la predisposizione di una struttura apposita per l’accoglienza di questi immigrati che solitamente non chiedono, e comunque non avrebbero diritto, lo status di rifugiato. Perciò, con il benestare dell’Amministrazione comunale e della Giunta regionale sarà l’ex carcere di Macomer ad essere riadattato per ospitare un Cpr (Centro permanenza e rimpatrio) dedicato esclusivamente agli algerini.
Numeri ancora preoccupanti nonostante gli auspici del presidente Pigliaru e qualche buona notizia che sembrava arrivare dalla sponda algerina: “Le condizioni di mare hanno riaperto la via che collega l’Algeria alla Sardegna – ha commentato Luca Agati, segretario del Sap Cagliari – facendo sbarcare negli ultimi giorni quasi settanta persone, tre dei quali arrestati perché già espulsi e rientrati beatamente in Italia. È passato un altro inverno durante il quale nulla è stato fatto, l’apertura del centro di identificazione di Macomer non rimane che una favola. Non cambiano però le gravi carenze che colpiscono l’apparato della sicurezza e l’allarmante certezza che soggetti potenzialmente pericolosi continuino ad entrare in Italia senza che nessuno faccia nulla. Ci aspetta un’estate molto movimentata eppure le forze a nostra disposizione sono sempre le stesse e gli uffici operativi continuano ad arrancare per assicurare i servizi di base di controllo del territorio e prevenzione dei reati, oltre ad essere in attesa degli arretrati legati al rinnovo del contratto la cui liquidazione viene inspiegabilmente rinviata ogni mese”.
Sul fronte politico è intervenuto il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci: “Dopo le vane promesse del Pd, gli sbarchi di migranti algerini in Sardegna rappresentano l’unica continuità territoriale che funziona a pieno ritmo. L’isola viene utilizzata come terminal dell’immigrazione clandestina da bande che organizzano i viaggi e che si prendono pure gioco dell’Italia, pubblicizzando le foto delle partenze e degli arrivi su una pagina di Facebook. A ciò si aggiunge il fatto che tra i ‘passeggeri’ spesso si trovano anche personaggi poco raccomandabili e che la rotta rischia di essere la corsia ‘priority’ del terrorismo. L’Italia ha bisogno di un Governo che abbia il coraggio e l’autorevolezza per affrontare la situazione, che non sia prigioniero delle ipocrisie della sinistra, che con determinazione blocchi la rotta dei clandestini, il business dell’immigrazione e si adoperi per rendere effettivi i rimpatri”. (red)
(admaioramedia.it)