Non sarà più Olbia l’approdo del secondo sbarco di immigrati in Sardegna in poche ore, ma Porto Torres, dove la nave con 600 immigrati è attesa per domattina. Lo scalo gallurese sarebbe stato scartato per problemi tecnici, ma ancora maggiori sarebbero stati i problemi di accoglienza e di assistenza sanitaria. Intanto, ieri, c’è già stata una prima riunione in Prefettura a Sassari che, insieme alla Protezione civile regionale, si occupa dell’organizzazione e sarà l’esordio. E’ infatti il primo sbarco nel nord dell’Isola. Cresce il numero degli ospiti in Sardegna (con i nuovi arrivi si dovrebbe toccare quota 3.000) e parallelamente le difficoltà di reperire alloggi e strutture per ospitarli. Comincia ad aumentare anche il numero dei minori, spesso non accompagnati, con le maggiori difficoltà che questa assistenza comporta e con la mancanza di fondi adeguati per garantire progetti di inclusione sociale nei bilanci dei comuni dove sono ospitati.
Il Movimento Noi con Salvini ha preannunciato la presenza di suoi militanti al porto al momento dello sbarco: “E’ assurdo che, in concomitanza dell’avvio della stagione estiva, il Governo e le Prefetture stiano facendo arrivare circa 600 migranti a Porto Torres – hanno commentato Luigi Todini e Dario Giagoni, coordinatori provinciali di Sassari e della Gallura – Si crea un danno economico per le nostre imprese operanti nel settore turistico, oltre che disagi sotto il profilo della sicurezza e ordine pubblico. E’ assurdo e inaccettabile che, a causa di un’immigrazione senza regole e senza controllo, si possano correre rischi di poterci ritrovare in casa nostra eventuali terroristi che potrebbero colpire nei nostri territori proprio perché meta di centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa”.
“Chiediamo che le Autorità tengano alta l’attenzione su terrorismo e salute pubblica – hanno aggiunto i dirigenti di NcS – All’arrivo degli immigrati serve il controllo da parte delle forze dell’ordine circa l’identità dei soggetti, e da parte degli operatori sociosanitari in merito alla presenza di eventuali casi di malattie contagiose. Siamo rammaricati nel sentire che per gli immigrati ‘non ci sono problemi economici’, mentre quando si parla di aiutare i nostri concittadini ci viene risposto ‘che non ci sono disponibilità finanziarie’. Plauso e pieno appoggio a chiunque si spenda per aiutare il prossimo, che ne ha davvero bisogno, ma non comprendiamo il motivo per cui, il prossimo da aiutare, non sia mai il nostro vicino di casa”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Alba Rosa Galleri
Lo sbarco è stato annullato e non a causa della miseria umana suscitata dalla notizia…
Antonio "Nenne" Scano
L’arrivo degli clandestini a Porto Torres è solo rinviato. Pertanto, per difendere la nostra già fragile economia che si basa sul turismo e per difendere i semplici cittadini, saremo pronti a qualsiasi forma di protesta per impedire che il Nord-Ovest sardo diventi terra di conquista e nuovo paradiso dei clandestini mantenuti dallo Stato, che al contrario, non manterrà i cittadini sardi bisognosi ne i cittadini sardi affetti da SLA, ne tanto meno i cittadini sardi che attendono la stagione estiva per poter fare fronte al magro inverno, orfani anche del principale vettore aereo che garantiva un ottimo afflusso turistico nei mesi autunnali, invernali e primaverili. No alla sostituzione etnica del popolo sardo! Nenne Scano Consigliere Comunale “Noi con Salvini”