Mentre lo sbarco dei 1.258 immigrati, arrivati questa mattina nel porto di Cagliari a bordo di una nave della Guardia civil spagnola, è stato interrotto, perché avverrà in più giorni, e riprenderà domattina, il presidente Pigliaru ha preso carta e penna ed ha scritto al ministro degli Interni, Angelino Alfano: “Non si discutono il dovere di contribuire all’azione di salvataggio di vite umane e l’impegno a garantire la più adeguata accoglienza ai migranti che sbarcano in Sardegna, ma deve essere rispettato il limite riposto nell’equa ripartizione fra le regioni, che assegna alla Sardegna la quota del 2,96%”.
In effetti, con gli arrivi di oggi, la Sardegna si trova ad ospitare circa 6.400 immigrati distribuiti nelle strutture di tutto il territorio, superando abbondantemente ogni iniziale ipotesi di ripartizione. Peraltro, se valesse ciò che il Ministro va ripetendo da settimane (3 immigrati ogni 1.000 abitanti), parlando di accoglienza diffusa, alla Sardegna ne spetterebbero meno di 5.000. Le strutture nell’Isola sono ormai sovraffollate (quando cominceranno i controlli per verificare le condizioni nelle quali sono fatti vivere gli ospiti), o “alla frutta” per usare le parole, del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, che, da ieri sera, appena ricevuta la comunicazione dell’arrivo della nave spagnola, è disperatamente alla ricerca anche di agriturismi disposti ad ospitare gli immigrati, ovviamente a 35 euro al giorno. Ad oggi, il business dell’accoglienza vale 221mila euro al giorno, oltre 6 milioni 600mila euro al mese.
Il Governatore sardo ha anche ricordato al Ministro che in Sardegna, essendo un’isola, “qualsiasi problematica organizzativa ha una doppia valenza in quanto è più difficile sopperire ai problemi con risorse fisiche confinanti o attraverso lo spostamento di persone verso altre regioni”. Quindi, gli ha chiesto di “accelerare l’adozione di provvedimenti che sollevino l’Amministrazione regionale da costi impropri sia nell’assistenza in porto che nelle fasi operative dell’accoglienza, specialmente dei minori stranieri non accompagnati”.
Per il deputato nuorese Bruno Murgia, “c’è una sola strada: riportare indietro gli immigrati. Non c’è posto e diventa persino inumano accoglierli senza avere alcuna possibilità. La gran parte di questi finirà in clandestinità”. “Trovo irresponsabile – ha aggiunto commentando anche il disagio e le difficoltà manifestate dal prefetto di Cagliari – l’atteggiamento della Giunta regionale che non oppone resistenza, facendo della nostra Isola un centro indiscriminato di raccolta, ben consci della carenza di strutture. Trovo inumano e incredibile che si pensi ad una tendopoli e persino all’accoglimento negli agriturismi. Situazione totalmente fuori controllo: le colpe sono del suo Renzi-Alfano che scaricano poi sui sindaci ogni responsabilità”. (red)
(admaioramedia.it)