Come ampiamente previsto, con l’arrivo dell’estate ed i continui recuperi di immigrati al largo delle coste libiche, nei prossimi giorni anche la Sardegna dovrà accogliere, dopo quasi un mese dall’ultimo sbarco a Cagliari (27 giugno con 903 arrivi), nuovi ‘ospiti’.
L’annuncio, più o meno ufficiale, è arrivato ieri, durante la riunione della Conferenza dei sindaci dell’area metropolitana di Cagliari, quando i primi cittadini sono stati invitati dal Rappresentante del Governo e dal sindaco della Città Metropolitana, Massimo Zedda, ad attuare tutte le attività necessarie per predisporre l’ospitalità di circa 400 nuovi immigrati che giungeranno nei prossimi giorni e che saranno dislocati nei vari comuni dell’Area Vasta. Considerando che alla provincia di Cagliari spetta, nella ripartizione tra province, il 47.5%, i nuovi arrivati saranno almeno 900. Intanto, la Prefettura di Cagliari, lo scorso 29 giugno, dopo gli scarsi risultati degli ultimi tentativi, ha pubblicato un nuovo ‘Avviso pubblico di gara’ per individuare nuove strutture di accoglienza (“con capienza non superiore a 300 posti”) per gli immigrati che si prevedono in arrivo durante i prossimi mesi, sicuramente alcune migliaia: nel 2016, tra luglio e settembre, furono 2.770, ma considerando l’incremento degli arrivi sulle coste italiane è verosimile pensare ad un incremento.
Dopo l’annuncio del nuovo sbarco, alcuni rappresentanti del centrodestra nella Città metropolitana hanno preso l’iniziativa e convocato una conferenza stampa per motivare la loro contrarietà alle politiche dell’accoglienza portate avanti dal Governo nazionale e dai loro referenti nelle amministrazioni locali.
“La mancanza di strutture adeguate ad accogliere in maniera degna quelle che sono innanzitutto persone – hanno rimarcato il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, il capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Cagliari e consigliere della Città Metropolitana, Stefano Schirru, ed i colleghi consiglieri metropolitani, Martino Sarritzu e Tore Zuddas – ma anche la più completa assenza di un piano volto ad assicurare un’effettiva integrazione all’interno delle comunità rendono inevitabilmente questa operazione rischiosa e per niente agevole. Considerando dunque lo stato di criticità in cui versa il nostro territorio, riteniamo assolutamente fallimentari oltre che dannose ed eccessivamente gravose le Politiche attuate dal Governo ed avvallate dalla Giunta regionale e comunale”. (fm)
(admaioramedia.it)
7 Comments
Franca Obinu
Si ma sanno solo protestare???
Marco Lu
Non potrebbe bastare ora?
Marisa Atzeni
nn accettateli rimandateli al largo lo potete fare!!!
Ignazio Berria
Ma questo governo criminale. ci vuol portare alla guerra civile??!!
Massimo Ibba
Ringraziamo il governo !
Pietro Pani Pisu
Parole al vento…siamo.nella merda
Pietro Pani Pisu
Nessuno di chi potrebve e dovrebbe alza un dito