Appena 48 ore fa, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, aveva sfornato la sua ricetta per invertire la rotta demografica che registra una forte diminuzione della natalità nell’Isola (“Dobbiamo cogliere l’opportunità fornita dagli sbarchi dei migranti, la maggior parte giovanissimi in cerca di riscatto nella nostra isola”). Oggi, è arrivata la notizia: domattina sbarcheranno al porto di Cagliari altri 400 immigrati, trasportati dalla nave Aquarius (Gibilterra), dei 3.000 salvati ieri al largo delle coste libiche. Prefettura e Questura cagliaritane stanno già predisponendo le operazioni per l’identificazione, l’accoglienza e le visite mediche.
Però, non è ancora risolto il problema, denunciato dalle Autorità, del mancato reperimento di nuovi posti utili per alloggiare i nuovi arrivi previsti in Sardegna in tutto il 2016 (il prefetto Perrotta parlò di quasi 2.000), che si andranno ad aggiungere ad oltre 2.800 già sparsi nell’Isola. Infatti, l’ultima gara d’appalto (19 febbraio 2016) per i nuovi centri di accoglienza, indetta dalla Prefettura di Cagliari, ha avuto una scarsa adesione e sopratutto non è stata ancora chiusa: “Si è tenuta la terza seduta pubblica, in occasione della quale si è proceduto all’apertura delle Buste B pervenute, contenenti ‘l’offerta tecnica’ – aveva precisato in una nota la Prefettura – Trattandosi di gara pubblica che prevede quale criterio di aggiudicazione quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si procederà, una volta esaminata detta offerta tecnica ed attribuiti i relativi punteggi, all’apertura dell’offerta economica”. Inoltre, il Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Elmas, ormai chiuso da mesi, non è stato ancora sostituito, nonostante le ipotesi fatte finora: prima l’ex scuola penitenziaria di Monastir e la caserma di Pratosardo a Nuoro, ora il convitto Enap di Carbonia. (red)
(admaioramedia.it)