Terminata la protesta odierna degli immigrati eritrei, ospiti della struttura alberghiera dell’ex Quadrifoglio a Cagliari, che non vogliono essere identificati per non rischiare di dover restare in Italia e che questa mattina hanno bloccato il traffico in via Santa Maria Chiara a Pirri, divampano le polemiche.
“La nuova protesta di presunti profughi che vogliono partire al più presto dalla Sardegna, metà non gradita in quanto isola, è la prova del fallimento del modello Governo Renzi, una sorta di tratta umana moderna – ha commentato Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia – Mentre pretendono di attraversare nazioni senza lasciarsi identificare o rendere conto a nessuno, come sta accadendo a Cagliari o come nel caso dei somali scomparsi nel nulla in Barbagia, comunque c'è sempre chi ci guadagna qualcosa: gli scafisti, i vivandieri, le cooperative locali che fanno a gara per accamparsi migranti, dandosi magari anche un aspetto di solidarietà e umanità”.
"La nostra isola non è terra per i profughi – ha aggiunto Deidda – Loro non ci vogliono venire, la maggior parte dei sardi non ne può più, tanto irritati sia dalla solidarietà pelosa e prezzolata che dalla sempre più precaria condizione sociale. Il Prefetto di Cagliari, invece di cercare altri luoghi dove ospitarli, e le altre Istituzioni comunichino al Governo che la Sardegna non è più disponibile, evitando evidenti problemi di convivenza. Nei salotti mondani certe tensioni non si avvertono, nelle strade si."
Sul tema è anche intervenuto anche Piergiorgio Massidda, canidato sindaco alle prossime comunali di Cagliari: “Ci vuole tanto a capire che la Sardegna non è luogo idoneo ad accogliere migranti? È evidente che manca una vera e propria filiera dell’accoglienza, in cui ognuno sa cosa deve fare e come farlo e soprattutto mancano le risorse umane ed economiche sufficienti ad affrontare il problema. Queste persone vengono abbandonate a se stesse rischiando di diventare facile preda della criminalità organizzata. I 260 immigrati scaricati nel centro di Cagliari all’ex Motel Agip non vogliono essere identificati e ingrosseranno le fila delle centinaia di fantasmi arrivati nell’ultimo anno che già girano indisturbati per l'Isola. Come pure i tre scafisti appena scagionati per insufficienza di prove. Questa non è né accoglienza né solidarietà, in questa maniera si crea solo disordine, si favoriscono reazioni razziste, si alimentano le paure dei cittadini”.
“Non possiamo continuare a ricevere persone che non vogliono rimanere qui – ha concluso Massidda – Non possiamo farlo in una situazione di grande fragilità del nostro tessuto economico e con l’impreparazione che si sta palesando questi giorni”. (red)
(admaioramedia.it)
11 Comments
Mario Delogu
Ma spediteli tutti a casa loro..creeranno sempre e solo casinò. Pretendono e poi ti ricambiano con le bombe..Non ci vorrà molto; che prima o poi succederà in Italia. Statene certi..
Luigi Luis
a loro fanno bloccare le strade, ai lavoratori che protestano li manganellano, vergognatevi!
Maria Bonaria Usalla
Se fuggissero davvero dalla guerra dovrebbero prima di tutto dire grazie per averli portati in Salvo e accontentarsi di quello che ricevono .invece si permettono anche di bloccare il traffico e rompere le scatole a chi lavora.se vengono qui devono accettare anche le nostre leggi.se non si fanno identificare hanno qualcosa da nascondere evidentemente.
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