Terminate le procedura di trasferimento, il Centro di prima accoglienza (Cara) di Elmas ha chiuso e gli ultimi arrivati di questa notte, 17 algerini intercettati in barca al largo delle coste isolane, saranno trasferiti all’Hotel 4 Mori nel centro cittadino di Cagliari in via Angioj, nella struttura alberghiera gestita come centro di accoglienza dalla Caritas. Gli altri ospiti di Elmas erano già stati trasferiti nelle scorse settimane in altre strutture della provincia.
“Come si può pensare di alloggiarli in una struttura alberghiera in pieno centro senza alcun tipo di vigilanza – ha osservato Luca Agati del Sap Cagliari – Qualcuno ha spiegato a chi prende queste decisioni che ad Elmas spesso si è dovuto intervenire con la forza per contenere rivolte ed atti di autolesionismo? Come in passato si dovranno distogliere auto dal controllo del territorio per tamponare turbative all’ordine pubblico. Chiediamo un intervento volto a porre la tutela dei cittadini e delle forze dell’ordine al di sopra delle ragioni di interesse di chi evidentemente lucra sulla questione immigrazione”.
Intanto, questa mattina, gli agenti della Squadra mobile di Cagliari, in collaborazione con la Stazione navale della Guardia di finanza, hanno identificato tra gli immigrati sbarcati dalla motonave “Rio Bravo”, battente bandiera liberiana, lo scafista che a bordo di una piccola imbarcazione in legno era salpato dalle coste algerine con destinazione Sardegna. L’uomo, già noto alla Polizia, è un 50enne algerino con diversi precedenti alle spalle. Dalle testimonianze degli altri stranieri, è sttao appurato che la ‘tariffa’ per la traversata è stata di circa 400/500 euro. Intanto, proseguono le indagini per ricostruire i dettagli dell’organizzazione algerina che nelle ultime settimane ha consentito l’arrivo sulle coste isolane di numerosi clandestini.
“Nonostante gli uffici siano in sofferenza di personale, questa é la risposta di chi continua alacremente a lavorare nonostante le difficoltà – ha aggiunto Agati – Ciò però non deve diventare la scusa per far finta che tutto vada bene. Serve un concreto interessamento politico mirato ad un incremento dei nostri organici per meglio gestire le emergenze legate agli sbarchi. Siamo da sempre disponibili al dialogo con tutte le forze politiche al fine di dar loro spunti importanti sui quali lavorare per migliorare le condizioni di chi ogni giorno lavora per il cittadino”. (red)
(admaioramedia.it)
10 Comments
Bibiana Salis
Ma non diciamo sciocchezze!
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