Una struttura di accoglienza per immigrati al centro di un caso di emergenza sanitaria per la presenza di una famiglia di camerunensi, arrivata a Cagliari nel mese di giugno 2016, a rischio Tbc. Madre e figlia, già allo sbarco, erano risultate positive ad un test, perciò sarebbero state da monitorare costantemente, ma dopo la loro sistemazione all’Abbablu di Solanas, ex hotel trasformato in centro per immigrati con oltre 130 posti, non c’è stato alcun ulteriore controllo, mettendo a rischio sia gli altri immigrati presenti nella struttura che il personale responsabile della loro accoglienza.
Ed infatti, come ha riferito il quotidiano “La Nuova Sardegna”, sarebbe stato un volontario ad occuparsi di sua iniziativa del loro stato di salute, facendogli effettuare alcuni controlli, duranti i quali alla bambina “è stata diagnosticata una lesione polmonare, non erano ammalati o non lo erano più”. A settembre la famiglia è stata trasferita nella penisola, ma il rischio epidemia non è scongiurato.
Nonostante un messaggio rassicurante, sul suo profilo Facebook, del sindaco di Sinnai, Matteo Aledda (“Mi sono immediatamente messo in contatto con la Prefettura che mi ha dato rassicurazioni di insussistenza di tale patologia tra gli ospiti della struttura”), la notizia è arrivata sui tavoli della politica e dopo la presa di posizione del coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, che ha preannunciato la presentazione di un’interpellanza in Consiglio regionale, è arrivata l’interrogazione di Cesare Moriconi, consigliere del Pd.
“La Giunta regionale riferisca in Consiglio sull’allarme Tbc nel centro per migranti a Solanas – ha chiesto l’esponente azzurro – L’allarme Tbc, già lanciato mesi fa dal Sindacato Autonomo di Polizia, diventa attualità ed è giusto fare subito chiarezza: i sardi hanno diritto di sapere se esista un rischio di diffusione della tubercolosi, se quelli di cui parlano le cronache siano solo dei casi isolati e se i controlli siano puntualmente effettuati con tutte le cautele del caso”.
L’esponente del Pd, invece, prendendo atto della situazione emergenziale “venutasi a creare con l’esponenziale aumento di flusso dei richiedenti asilo politico in Sardegna”, ha fatto riferimento “all’insorgere del fenomeno denunciato a luglio dagli operatori sanitari del presidio malattie infettive del Ss. Trinità di Cagliari, sull’incremento di casi di Tbc polmonare resistente alle terapie antibiotiche nella popolazione dei richiedenti asilo ospiti nelle strutture di accoglienza” ed ha rilevato che “dal momento della denuncia degli organi sanitari, non risulta essere intervenuta alcuna iniziativa adeguata da parte dell’Assessorato della Sanità”. Perciò, nell’interrogazione ha chiesto di conoscere “eventuali misure adottate per scongiurare il pericolo di una possibile diffusione della infezione di tubercolosi e per la gestione dei pazienti a lungo termine a rischio di fuga”.
Per quanto riguarda il caso di Solanas, ha chiesto “se risultino fondate le voci di una diffusione della malattia infettiva tra gli ospiti della struttura e nel caso quali misure siano state poste in essere per tutelare la salute dei cittadini di Solanas e del circondario”. (red)
(admaioramedia.it)