Ha aspettato che la questione “Diamante Impresa” assumesse veste nazionale (in questi giorni tre quotidiani nazionali hanno ripreso la notizia pubblicata lo scorso 31 dicembre sul nostro giornale on line) e l’annuncio della presentazione di un’interrogazione consiliare per prendere carta e penna e spiegare le motivazioni del bando che, con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo, ha l’obiettivo di “accrescere l’occupazione degli immigrati”.
“I soldi che lo finanziano non sono in alcun modo sottratti a progetti per cittadini sardi, ma sono riservati dal Fondo sociale esclusivamente a queste finalità: o si spendono così, o si rendono – ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura – Il problema è l’opposto di quanto denunciato: l’esiguità delle risorse. Dall’Europa sarebbe auspicabile avere più fondi a disposizione per fronteggiare un’emergenza che è prima di tutto umanitaria. Offrire percorsi a chi vuole integrarsi nella nostra società è e resta l’antidoto a violenza e intolleranza”.
L’Avviso “Diamante” parla di promozione della nuova imprenditorialità e finanzia agenzie formative che possano supportare nella creazione d’impresa gli aspiranti imprenditori extracomunitari, destinatari, infatti, sono richiedenti asilo e rifugiati, disoccupati e residenti o domiciliati in Sardegna da almeno sei mesi, nonché coloro che pur arrivando da “paesi terzi” hanno già ottenuto la cittadinanza italiana. Il supporto sarà per la creazione d’impresa e lo start up delle iniziative imprenditoriali., così da “garantire ai cittadini di Paesi Terzi, motivati a mettersi in proprio, un supporto qualificato e personalizzato di assistenza e consulenza per la creazione di nuove iniziative d’impresa”.
“Si tratta di un progetto innovativo, che supera la logica di ‘elargizione di elemosine”, a favore degli stranieri presenti nel nostro territorio che vogliono integrarsi nelle nostre società – ha aggiunto l’assessore Mura – L’accusa che la Regione trascuri i cittadini sardi è del tutto strumentale. A favore della nascita di nuove imprese e al rafforzamento di quelle esistenti, la Giunta ha stanziato in sede di programmazione unitaria circa 725 milioni fino al 2020. Coi vari bandi sul Microcredito Fse, che ripartirà nei primi mesi di quest’anno, secondo i dati aggiornati al quarto bimestre 2016, sono stati erogati finanziamenti per oltre 83,8 milioni per l’avvio di iniziative di auto imprenditorialità, di cui hanno beneficiato circa 3.500 destinatari (per il 99% cittadini italiani). Gli strumenti di ingegneria finanziaria messi in campo dalla Regione hanno una dotazione complessiva di 121 milioni di euro, comprendendo anche il Fondo Pisl-Poic, il Fondo di finanza inclusiva e il Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico. E sono in arrivo specifiche misure per l’incentivo dell’imprenditorialità femminile”. (fm)
(admaioramedia.it)
6 Comments
Piero Becciu
A siccare bol deviana ponnere a tottu miserabiles
Ignazio Berria
Ma questa, da dove viene e dove vive?
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Ad Maiora Media
A proposito di “Fondi europei destinati e non spendibili per altro”…..
http://bit.ly/2iWpcIQ