Le buone condizioni meteo consentono di prevedere che ci saranno ancora ‘sbarchi diretti’ nel Sulcis. Intanto, in meno di 24 ore, i carabinieri hanno rintracciato 61 algerini, tutti uomini, arrivati con almeno tre barche diverse, che finora non sono state trovate. Ieri pomeriggio 14 sono stati fermati a Porto Pino; ieri sera altri 19 rintracciati all’interno del poligono di Capo Teulada; stamattina 19 sempre a Porto Pino; infine, altri 9 nuovamente all’interno del Poligono. Tutti trasferiti inizialmente al centro di accoglienza ad Assemini, riservato agli ‘sbarchi diretti’, per poi essere smistati in tutta l’Isola.
Ennesimi arrivi che confermano l’efficienza del ‘tour operator’ algerino che sta indirizzando ed accompagnando nell’Isola, attraverso la rotta Annaba-Sulcis, centinaia di algerini in cerca di fortuna, verosimilmente trasferendoli con mezzi più sicuri a poche miglia dalla costa sarda, per poi farli accomodare, per l’ultimo breve tratto, sui barchini, trasportati o trainati col mezzo navale più grande. Gli algerini solitamente cercano esclusivamente l’espulsione dal territorio italiano, che gli consente di lasciare liberamente la Sardegna, non certo per tornare in patria, ma per disperdersi come fantasmi nelle città italiane o europee. Arrivando nell’Isola senza soldi, cercano almeno di finanziarsi il viaggio in nave che gli consenta di mettere piede sulla terra ferma. Ecco spiegato anche il fenomeno dell’aumento dei reati predatori (furti, scippi) in corrispondenza dell’arrivo di questa tipologia di immigrati.
Questa mattina, intanto, qualche decina di immigrati nigeriani, ospitati nella struttura di Villanovaforru hanno organizzato una protesta, incamminandosi a piedi verso la S.S. 131, forse con l’intento di bloccare il traffico, ma sono stati fermati dai carabinieri di Sanluri sulla provinciale e convinti a rientrare nel centro. Motivo della manifestazione i ritardi nel pagamento dei pocket money giornaliero, ma chiedevano anche vestiti e cibo migliore.
Con l’ultimo contingente algerino, arrivato tra ieri ed oggi, i nordafricani sbarcati clandestinamente nelle coste sulcitane superano quota 700, che uniti ai 5.800 arrivati attraverso le navi coinvolte nella missione europea Frontex, per il 2016 consentono di superare quota 6.500. Però, i dati ufficiali, forniti dall’assessore Arru nei giorni scorsi in Consiglio regionale, parlano di 5.081 immigrati ospiti nelle strutture sarde. Considerando che, negli ultimi 21 mesi, nell’Isola sono sbarcati oltre 12.000 persone, è facile calcolare che in questo lungo periodo circa 7.000 siano usciti dal programma che garantisce l’accoglienza a carico delle Istituzioni. Su quanti siano stati trasferiti altrove e quanti siano scomparsi non si conoscono dati ufficiali. Per la Sardegna è comunque un dato già superiore a quanto prevede l’ultima idea del Ministro degli Interni Alfano, e che tanto piace anche al presidente Pigliaru, quella dell’accoglienza diffusa, che prevede 3 immigrati ogni 1.000 abitanti. Attualmente, il finanziamento che riguarda i centri di accoglienza sardi è quotidianamente di circa 177mila euro o, se si preferisce, di 5 milioni 335mila mensili. (fm)
(admaioramedia.it)