Il bollettino degli arrivi dei clandestini dall’Algeria non conosce tregua. Ieri sera altri 9 immigrati (che si aggiungono ai 174 già noti) rintracciati a Porto Pino (5) e Porto Tramatzu (4) e durante la notte altri tre sbarchi: 17 a Cala Sapone (Sant’Antioco), 12 a Porto Pino, tra di questi un bambino, ed altri 20 sono sbarcati all’interno del Porto di Sant’Antioco, direttamente davanti alla sede della Sezione navale della Guardia di finanza. Nelle ultime 72 ore sono arrivati oltre 250 algerini e le Forze dell’ordine valutano che, considerate le previsioni del tempo, ci saranno altri arrivi nelle prossime ore.
Già oggi – lo ha riconosciuto anche il presidente Pigliaru che ha deciso di scrivere una seconda lettera al ministro Minniti ad appena tre settimane dalla prima – sono stati superati i numeri dello scorso anno: oltre 1.130, ma per la contabilità finale è ancora troppo presto. Al momento, gli algerini vengono ospitati nei locali della ex Scuola penitenziaria di Monastir, ma diventa urgente chiudere l’accordo per l’ex carcere di Macomer, dove la Regione ha deciso di ospitare (con il benestare dell’Amministrazione comunale) un Centro permanenza e rimpatrio (Cpr).
Ieri, con un post su Facebook, è intervenuta sull’emergenza sbarchi in Sardegna dall’Algeria anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che recentemente ha depositato un’interrogazione parlamentare, a seguito di un incontro avuto in Sardegna con il sindacato di polizia Sap, per chiedere più personale e mezzi: “Da quando il ministro Minniti è stato in Algeria gli arrivi dal nord Africa in Sardegna si sono moltiplicati. Si è anche scoperto, grazie ad un giornale on line locale, che esiste una pagina Facebook dove gli algerini organizzano i viaggi e postano le loro attraversate. Peccato che quando arrivano in Italia, la maggior parte poi venga arrestata e denunciata per scippi, furti, spaccio e aggressioni. In quel caso ottengono quello che vogliono: un foglio di via dall’Italia che gli consente di prendere la nave per Civitavecchia, Genova o Livorno e sparire nel nostro territorio. Chiediamo in modo ancora più forte il blocco navale e il rimpatrio immediato di questa gente che non fugge da una guerra e neanche chiede la protezione internazionale perché sa di non averne diritto ma mette a rischio la sicurezza dei nostri cittadini”.
Per Mauro Pili, deputato di Unidos, “l’accordo tanto decantato da Pigliaru e Minniti è un vero e proprio fallimento e proprio dall’Algeria si è registrato con certezza lo sbarco nel Sulcis di uno dei terroristi di Charleroi. Una rotta incontrollata e a forte rischio terrorismo. E’ notorio che dall’Algeria non può esserci una migrazione economica e tanto meno di guerra e quindi i pericoli sono decisamente più rilevanti. E’ vera emergenza sbarchi nella costa sud della Sardegna. Tutto questo con il silenzio delle istituzioni che continuano ad ignorare la nuova rotta della migrazione dall’Algeria e che sono intervenute con un rocambolesco annuncio di accordo con il governo algerino. Il risultato è davanti agli occhi di tutti. La rotta del Sulcis sarà sempre di più meta un vero e proprio assalto. E’ semplicemente gravissimo che non ci sia su quest’area nessun pattugliamento e che tutto avvenga con una normalità disarmante”.
“Tutto questo dimostra che l’Europa, anche attraverso la Sardegna, è un colabrodo per terroristi – ha aggiunto Pili – Si tratta di terroristi che, espulsi da una parte, rientrano dall’altra. Si continua a negare in maniera irresponsabile che la rotta Algeria-Sardegna sia realmente un crocevia per terroristi. Gli elementi in mio possesso confermano l’esatto contrario. Il ministro ne è a conoscenza e deve bloccare questo flusso incontrollato verso la Sardegna. Sono un rischio quotidiano e questa conferma del collegamento diretto tra terrorismo e questa rotta dovrebbe indurre ad un’azione concreta per stroncare questo crocevia”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Marco Lu
invasione!!!!!!….Se questi si armano siamo nei casini😠