Prosegue anche oggi la protesta di un centinaio di immigrati, che ha trascorso la notte davanti ai cancelli della dogana al porto di Cagliari. Chiedono di poter lasciare la Sardegna così da raggiungere i Paesi del nord Europa, dove ci sarebbero parenti e amici. Il porto è ovviamente presidiato da agenti di Polizia, mentre prosegue la trattativa per trovare una difficile soluzione.
Proprio il Sindacato autonomo di Polizia fa sentire la sua voce per denunciare la difficile situazione: “Lo sbarco dei 900 migranti di sabato, il successivo arrivo del barcone a Teulada con 24 algerini, tra cui 11 minori, e da ieri la protesta degli stranieri al porto di Cagliari hanno messo in ginocchio il sistema legato alla sicurezza, nonostante i poliziotti cagliaritani stiano gestendo l'emergenza con altissima professionalità ed impegno”, ha detto Luca Agati, segretario provinciale del Sap Cagliari.
“Avevamo espresso grande perplessità dinanzi all'operazione di sbarco in Sardegna, che logisticamente non ha le possibilità per gestire una così massiccia presenza di stranieri – ha aggiunto Agati – I nostri uffici sono al collasso e l'ufficio immigrazione con l'organico attuale non riesce a sopperire alle incombenze. Non é pensabile poter e voler gestire queste emergenze con il poco personale a disposizione esponendo gli uomini a turni massacranti lontani da ogni logica professionale, distogliendo gli uomini da delicati servizi quali il controllo del territorio, le diverse attività di indagine e intelligence”.
Ovvia conseguenza una richiesta di rafforzamento del personale: “Se siamo diventati il ‘parcheggio’ dei migranti nel mediterraneo, il nostro Dipartimento deve intervenire mandando qui rinforzi, altrimenti rischiamo di soccombere. Con queste vistose lacune e con la ‘confusione dettata dall'imprevisto’, non riusciamo ad amministrare il problema, divenuto di ordine e sicurezza pubblica”.
L’appello è stato raccolto da Fratelli d’Italia: "L'allarme lanciato dal Sap non dev'essere sottovalutato: gli organici della Polizia frontaliera vanno rafforzati – ha detto Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fdi – La carenza di uomini è preoccupante e la polizia non sa chi ha di fronte o chi sbarcherà nei prossimi giorni. Non si fanno fotografare o identificare e tra dieci disperati, se anche uno solo fosse un criminale, sarebbe grave. Servono più uomini e mezzi”.
Un appello già lanciato mesi fa con una mozione presentata in Consiglio regionale dal centrodestra per impegnare il presidente Pigliaru a farsi portavoce presso il Governo delle esigenze della Polizia di frontiera a Cagliari: “Pigliaru, invece di dispensare lezioni di buonismo, visto che la Sardegna è diventata la nuova Lampedusa – ha aggiunto il consigliere regionale di FdI, Paolo Truzzu – si sarebbe dovuto attivare prontamente per farsi sentire col Governo ’amico’ e ottenere risorse, uomini e mezzi ma come per altre situazioni è meglio lo slogan ai fatti concreti”. (red)
(admaioramedia.it)
12 Comments
Francesco Deplano
Ma già è ai limiti con la gestione ordinaria…..
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