Non c’è pace tra i fenicotteri e le garzette… Da alcuni giorni il romitaggio di S’Arrulloni è più trafficato della provinciale per Villasimius in una domenica estiva. Amministratori locali, primari, aspiranti primari affollano le caselle di dissalazione: la riorganizzazione della rete ospedaliera in 'salsa dem' ha visto la luce.
Nihil sub sole novum, peraltro. E in ogni caso si tratta dell’avvio di un procedimento. In materia, infatti, è competente in via esclusiva il Consiglio regionale. La precedente gestione della Sanità, già nel 2011, aveva prodotto, coordinandosi con i tecnici Agenas, un progetto di riorganizzazione complessiva di tutti i servizi sanitari, che, per la parte ospedaliera, non differisce granché dall’attuale proposta. (Va detto, per amore di verità, che gli illuminatissimi consiglieri regionali di allora digerirono molto poco l’ipotesi di riorganizzazione, lasciandola al palo). Cambiano le definizioni, ma la sostanza è la stessa.
Sulla rete delle patologie, stesso discorso, la proposta di costituzione venne inviata alla Giunta a fine legislatura scorsa, l’attuale è molto simile, tranne qualche ritocco… non in meglio. Doveva esserci davvero tanta fretta di portare la delibera all’approvazione, se non si è lasciato il tempo a chi di dovere di verificare la corrispondenza tra indice e riferimenti: tutti sballati… come sempre il diavolo si nasconde nei dettagli… un po’ più di attenzione compagni!
La nuova rete ospedaliera classifica, con scelta ideologica più che logica, due presidi che per rilevanza numerica, ubicazione e situazione orografica avrebbero dovuto essere Punti di Primo Intervento, come Stabilimenti di zona disagiata, con venti posti letto in dotazione. Se per il primo, il San Camillo di Sorgono, si può ipotizzare che per il dimensionamento ci si sia basati sul consumo pro capite di carburante, che, notoriamente, in quella parte di Sardegna è elevatissimo; per il secondo, il Mastino di Bosa, sfugge a questo povero ignorante romito la motivazione profonda.
Nella rete pediatrica, inoltre, sparisce tra le specialità fondamentali per la gestione dei piccoli pazienti l’ortopedia pediatrica. Complimentoni ai compagni che chenonsbaglianomaiperchésonodisinistra!
Il Romito
(admaioramedia.it)
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Michela Cani
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