Comunque vadano le cose, i pastori hanno già vinto. Perché hanno mostrato il loro cuore, la loro competenza e la loro forza mostrandosi come veri e propri giganti, soprattutto se paragonati a quegli ottusi industriali che da anni li sfruttano, incapaci come sono di strategie di marketing e di innovazione di prodotto. Insomma, i pastori hanno mostrato d’essere imprenditori, gli industriali no.
Un Pinna che continua a trovare mille scuse nei prezzi imposti dagli americani fa francamente pena. Sarebbe come dire che la Maserati deve ridurre il prezzo delle auto per adeguarsi alla Tata. Ma si può pensarla in questo modo? E tutti – cittadini comuni, massaie, padri di famiglie, intellettuali, professionisti – mai come ora sono al loro fianco e contro gli industriali, ormai odiati da tutti.
Anche i pastori che producono formaggio e non versano il latte solidarizzano con loro. Nei giorni scorsi, per esempio, due allevatori originari di Desulo, titolari di caseifici aziendali ad uso delle loro aziende di Iglesias – Sandro Floris e i fratelli Secci – hanno regalato ai cittadini iglesienti formaggio e ricotta. Hanno deciso di non guadagnare quando i loro colleghi buttano il latte spinti dalla disperazione,
Il Giardiniere
(admaioramedia.it)