Questo sciopero dei pastori ha ottenuto vari risultati non trascurabili. Innanzitutto, le famose eccedenze di pecorino romano si sono miracolosamente ridotte da 140mila quintali a 45mila, dimostrando una cosa fondamentale: gli industriali sono bugiardi. Per ridurre il prezzo del latte hanno inventato 100mila quintali di romano in più.
Secondo. Il prezzo del latte, comunque, aumenta di almeno il 20%: da 50 a 72 centesimi di euro. Poco in assoluto, ma comunque il venti per cento in più. Terzo argomento: in quindici giorni di sciopero, dal mercato è stato tolto l’8% di latte. E quindi i prezzi del formaggio aumenteranno. Quarto. Tutta Italia conosce ormai il pecorino sardo.
Quinto e ultimo: le cantine dei pastori sono piene di formaggio. Si calcola che gli allevatori in questi quindici giorni abbiano prodotto poco meno di 55.000 quintali di formaggio. Cioè una quantità superiore alle presunte eccedenze di romano. Se i pastori si dessero una mossa per venderlo, avrebbero per quindici giorni ottenuto un prezzo del latte a quasi 2 euro al litro.
Il Giardiniere
(sardegna.admaioramedia.it)