Grazia Deledda è patrimonio di tutti. Sulla statua facciamo decidere la città (Pierluigi Saiu)

17 Agosto 2016

In questi giorni, è innegabile, in città non si parla che della statua di Grazia Deledda. Quella inaugurata qualche giorno fa nella parte alta del Corso a Nuoro. Se ne parla nei bar, sui social, per strada. Molte critiche e pochi apprezzamenti a dire il vero. In ogni caso la manifestazione di un sentimento positivo di partecipazione a quello che succede. Eppure la città, che solo adesso può dire la sua sulla scelta dell’amministrazione guidata da Soddu di collocare lì quella statua, non è stata in nessun modo coinvolta prima. Nessuna forma di partecipazione o di condivisione. Nessun concorso di idee, nessun coinvolgimento relativamente alla collocazione. Eppure stiamo parlando del più importante tesoro della nostra città: Grazia Deledda. Un patrimonio di tutti. L’unico premio Nobel femminile della letteratura italiana. Celebrata qualche giorno fa dal Capo dello Stato. Autrice tradotta in decine di lingue e letta in tutto il mondo.

Le polemiche di questi giorni sono il segno più evidente di come l’amministrazione Soddu abbia sbagliato. Di come non abbia saputo coinvolgere la città. Proprio loro che avevano fatto della promessa di partecipazione il primo impegno elettorale hanno dimostrato, alla prova dei fatti, di non essere diversi da chi c’era prima. Io credo che la città debba invece essere coinvolta, proprio perché Grazia Deledda è patrimonio di tutti e che questa scultura, così come le altre due già presenti in città e dedicate al premio Nobel, non debba rischiare di essere ignorata, o peggio, rifiutata. Diamo la parola ai cittadini. Decidano loro cosa fare. Si abbia il coraggio di chiedere se quella statua la si vuole oppure no. Se la collocazione scelta in solitudine dall’Amministrazione sia gradita oppure no. Basterebbe anche una rapida consultazione sul sito del Comune. Cerchiamo di capire cosa ne pensano i nuoresi.

Quel monumento oggi, purtroppo, non rappresenta un omaggio a un premio Nobel. E’ piuttosto il simbolo della lontananza di chi amministra dalla sua comunità. Negarlo significherebbe negare la realtà. Tutte le volte che si passerà di fronte a quella statua si potrà esprimere un’opinione, positiva o negativa questo dipende dai gusti di ognuno e non si può che accettarlo, ma certamente ci si troverà di fronte a un’opera che non appartiene a questa città. Un’opera che, forse, apparterrà a questa amministrazione ma certamente non ai nuoresi. Ed è un vero peccato. Penso allora che ai nostri concittadini si debba dare la possibilità di scegliere. Credo che lo si debba fare ora visto che non lo si è fatto prima. Grazia Deledda è patrimonio di tutti. Ed è un premio Nobel. Dovremmo cominciare a celebrarla come merita.